Continua  il ciclo di  formazione   per i giornalisti della Campania.  Un nuovo incontro tra docenti  e giornalisti si è tenuto nella splendida  location  della sala cinese della facoltà di Agraria dell’Università Federico II ubicata nella reggia Borbonica di Portici  che ha ospitato l’Ordine dei Giornalisti  per una  dotta  lectio dal titolo  Luoghi della Storia e informazione  . Spesso i luoghi della storia sono raccontati in maniera errata  ed è  il ruolo del giornalista  quello  di raccontare questi   siti,  per divulgali  in modo  preciso e puntuale . Per  questo è sembrato interessante organizzare da parte dell’ODG di Napoli un corso proprio in uno dei siti reali più prestigiosi tra i luoghi della storia del Regno di Napoli.            

Un nuovo faro è stato acceso sulla storia della reggia   di Portici  fiore all’occhiella della dinastia borbonica  partita da Carlo di Borbone  venuto a Napoli nel  1734 e di altre dimore  borboniche  , che rappresenta  una svolta nell’ambito dell’architettura e dell’urbanistica  e su   vicende ed episodi  e  che potessero fare chiarezza   sulla conoscenza  e  divulgazione  degli elementi storici ,  di un patrimonio vasto come quello esistente nel territorio campano  . 

Con il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Napoli Ottavio Lucarelli, i Professori ,   dell’Università Federico II ,  Stefano   Mazzoleni   botanico e Direttore dl Centro Museale,  Simona Buonaura,  Francesco Bellofatto e  Alfredo Buccaro storico dell’architettura che hanno portato la loro conoscenza   di studiosi  ai giornalisti .

Molto particolare e ma anche  qualche sorriso per  il riferimento della reggia  di Portici costruita a cavallo della strada per le Calabrie  raccontata dal Professore  Buccaro , e la reazione della regina Maria Amalia di Sassonia che si lamentava moltissimo di questa collocazione a causa dei rumori  notturni dei carri  e carrozze di passaggio con le ruote cerchiate di ferro  . Tuttavia la reggia divenne un modello da imitare per le grandi famiglie nobili del tempo   e si fece quasi a gara per la nobiltà napoletana   attestarsi sul  Miglio d’Oro . Erano anche gli anni in cui si scoprivano le grandi meraviglie del passato  che uscivano fuori dal terreno di Ercolano,  Pompei,  Stabia .             

Il Museo Ercolanese  di Portici quando è stato istituito ha acquistato fama mondiale ed è divenuto  il sito di attrazione del gran tour per  viaggiatori che venivano in Italia da tutta Europa per arrivare a Portici per vederlo . Anche Goethe lo visitò  e ne rimase stupefatto dichiarando che  entrando nel museo ercolanense lui ha trovato tutto dall’alfa all’omega che divenne  tra l’altro il motto del Centro Museale .

Sarà compito  dei Giornalisti  e la  loro comunicazione , ha concluso  il Prof.  Mazzoleni , prossimamente all’apertura di nuovi spazi  museali ,  divulgare  il  messaggio che questo luogo è molto particolare per architettura , arte , archeologia, agricoltura  e quindi chi viene a visitarlo può farlo secondo i  vari percorsi e le  proprie esigenze e interessi.

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