La Reggia di Portici come luogo della storia nell'informazione per i giornalisti
L'incontro è stato organizzato dall'Odg
12-07-2022 | di Claudio Di Giorgio
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Continua il ciclo di formazione per i giornalisti della Campania. Un nuovo incontro tra docenti e giornalisti si è tenuto nella splendida location della sala cinese della facoltà di Agraria dell’Università Federico II ubicata nella reggia Borbonica di Portici che ha ospitato l’Ordine dei Giornalisti per una dotta lectio dal titolo Luoghi della Storia e informazione . Spesso i luoghi della storia sono raccontati in maniera errata ed è il ruolo del giornalista quello di raccontare questi siti, per divulgali in modo preciso e puntuale . Per questo è sembrato interessante organizzare da parte dell’ODG di Napoli un corso proprio in uno dei siti reali più prestigiosi tra i luoghi della storia del Regno di Napoli.
Un nuovo faro è stato acceso sulla storia della reggia di Portici fiore all’occhiella della dinastia borbonica partita da Carlo di Borbone venuto a Napoli nel 1734 e di altre dimore borboniche , che rappresenta una svolta nell’ambito dell’architettura e dell’urbanistica e su vicende ed episodi e che potessero fare chiarezza sulla conoscenza e divulgazione degli elementi storici , di un patrimonio vasto come quello esistente nel territorio campano .
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Con il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Napoli Ottavio Lucarelli, i Professori , dell’Università Federico II , Stefano Mazzoleni botanico e Direttore dl Centro Museale, Simona Buonaura, Francesco Bellofatto e Alfredo Buccaro storico dell’architettura che hanno portato la loro conoscenza di studiosi ai giornalisti .
Molto particolare e ma anche qualche sorriso per il riferimento della reggia di Portici costruita a cavallo della strada per le Calabrie raccontata dal Professore Buccaro , e la reazione della regina Maria Amalia di Sassonia che si lamentava moltissimo di questa collocazione a causa dei rumori notturni dei carri e carrozze di passaggio con le ruote cerchiate di ferro . Tuttavia la reggia divenne un modello da imitare per le grandi famiglie nobili del tempo e si fece quasi a gara per la nobiltà napoletana attestarsi sul Miglio d’Oro . Erano anche gli anni in cui si scoprivano le grandi meraviglie del passato che uscivano fuori dal terreno di Ercolano, Pompei, Stabia .
Il Museo Ercolanese di Portici quando è stato istituito ha acquistato fama mondiale ed è divenuto il sito di attrazione del gran tour per viaggiatori che venivano in Italia da tutta Europa per arrivare a Portici per vederlo . Anche Goethe lo visitò e ne rimase stupefatto dichiarando che entrando nel museo ercolanense lui ha trovato tutto dall’alfa all’omega che divenne tra l’altro il motto del Centro Museale .
Sarà compito dei Giornalisti e la loro comunicazione , ha concluso il Prof. Mazzoleni , prossimamente all’apertura di nuovi spazi museali , divulgare il messaggio che questo luogo è molto particolare per architettura , arte , archeologia, agricoltura e quindi chi viene a visitarlo può farlo secondo i vari percorsi e le proprie esigenze e interessi.
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