Parla di “rivoluzione culturale” ed annuncia un avviso pubblico per “avere a disposizione dei terreni incolti che insistono sul territorio comunale, con la finalità di coltivarli con un’agricoltura sana” il sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, intervenendo alla presentazione della Comunità Agricola del Pisello Centogiorni, presidio Slow Food, tenutasi questa mattina presso la sede del Comune vesuviana e che ha visto la partecipazione di Maria Lionelli, fiduciaria Slow Food Vesuvio, Patrizia Spigno, responsabile dei presidi per Slow Food Campania, Marina Alaimo, grafic designer per FaMa che ha realizzato il logo ufficiale del Presidio, Mario Sicignano, presidente Consorzio Proodos e Fofò Ferriere, ambasciatore oste del Pisello Centogiorni del Vesuvio.

Toni entusiasti, quindi, quelli utilizzati dal sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, che sottolinea come in questo momento sia in atto una “rivoluzione culturale sul nostro territorio, oltre all’aumento dei produttori agricoli, ci sono anche ristoratori che iniziano ad utilizzare il Pisello Centogiorni nei piatti che propongono ai propri clienti”. Ma anche il comune stanno giocando il suo ruolo attivo, come sottolinea il sindaco “ho voluto fortemente che nel bando di gara della mensa scolastica fosse inserito nel menù anche il Pisello Centogiorni. Del resto l’agricoltura è uno dei fondamenti, al pari del turismo, del Piano Urbanistico Comunale. Il nostro futuro si basa su queste due leve”.

A tal proposito De Luca preannuncia che nelle prossime settimane sarà emanato “un avviso pubblico per avere a disposizione dei terreni incolti che insistono sul territorio comunale, con la finalità di coltivarli con un’agricoltura sana”. Un’azione che nell’intenzione dell’amministrazione permetterà da una parte di aumentare la superfice di terreno coltivabile e dall’altra salvaguardare dal punto di vista ambientale il territorio. “Un terreno coltivato difficilmente si trasformerà in una discarica” – conclude il primo cittadino.  

IL PRESIDIO. Il Pisello Centogiorni che, con il suo verde chiaro e intenso, disegna con entusiasmo i filari ordinatamente pettinati sul suolo grigio di lapillo. Come ci racconta il suo nome, dura in campo centogiorni e si comincia a raccogliere già dalla prima settimana di marzo. Fiorisce con coraggio in inverno, nel suo candido colore sfida le avversità del tempo che mette a dura prova la sua sopravvivenza. Sono 23 i piccoli agricoltori che hanno aderito al presidio, nato ufficialmente il 12 ottobre 2018, e appartengono all’intero areale vesuviano, con una concentrazione maggiore tra Boscoreale e Trecase.

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