Nonostante sia estate inoltrata, la politica a Torre Annunziata non è ancora andata in vacanza. Prima di lasciare tutto per qualche giorno o settimana, insieme ai bagagli, i politici oplontini stanno preparando il terreno per il possibile rimpasto.

“La verifica”, “il giro di boa”, “un controllo” o tanti altri appellativi usati in questi mesi per giustificare cambi in giunta che diventano sempre più pressanti. Pressione che, stando ad indiscrezioni, sarebbe diventata “strategia politica in vista delle prossime comunali”. In realtà, molto semplicisticamente, si devono riequilibrare i numeri nella squadra di governo, tenendo conto degli spostamenti delle ultime settimane. A questo, poi, si aggiunge l’occhio lungo sulle elezioni del 2017.

LA SANTA ALLEANZA. Si sta quasi chiudendo il cerchio intorno all’alleanza ‘strategica’ tra il Partito Democratico e Nuovo Centro. Sebbene questi ultimi abbiano recentemente perso Ascione, passato proprio tra le file Dem, sono pronti a perdonare pur di avere voce in capitolo per la scelta del prossimo sindaco. Infatti, è sul successore di Starita che ruota tutta la partita del lungo periodo.

Per giungere al traguardo compatti, più del 2012, la ‘santa alleanza’ prevede l’uscita dalla maggioranza dei 4 consiglieri confederati: Iapicca, Izzo, Roviello e Ruggiero.

RIEQUILIBRI DI GIUNTA. Con questa mossa i Democratici guadagnerebbero un nuovo assessore, passando da 3 a 4. Il gruppo di Ossame resterebbe fermo a 2 ed il primo cittadino manterrebbe il suo assessore di fiducia.

Ma il bello non sono solo i numeri. Anzi. Il meglio sono i nomi. Si sta facendo sempre più strada la ‘teoria Manzo’, dal nome del consigliere comunale, che ha proposto un rimpasto con uomini dell’assise. In realtà c’è chi la vorrebbe sfruttare per metà. Si pensa, infatti, ad un ingresso di Gagliardi e dello stesso Manzo tra gli uomini a supporto di Starita. In questo modo entrerebbero in consiglio Fiorillo e Pinto.

Il problema del primo cittadino, però, resterebbe Raffaele De Stefano. Il consigliere di ‘Torre del Valore’ ha annunciato già da tempo di volersi dimettere per dare spazio a Bruno Avitabile. Allo stesso tempo, però, per una promessa ancestrale tra il sindaco ed il consigliere, quest’ultimo non dovrebbe uscire di scena. L’unico modo che ha Starita di salvare il patto è portarlo nella squadra di governo al posto della Cirillo.

ROTTURA PD. A rovinare la vacanza di qualcuno è la spaccatura ormai evidente tra i Dem. Il gruppo vasto e variegato che ha sostenuto Casillo alla Regione è in aperto conflitto con la linea del capogruppo Ricciardi. Lo stesso ha messo a disposizione il proprio ruolo di guida del Partito in consiglio in cambio di unità. Non è escluso che da ambo le parti si stia giocando proprio la partita del futuro sindaco.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"