"Il nostro obiettivo è quello di fare della sanità campana la prima di Italia". Lo ha detto il governatore Vincenzo De Luca, parlando oggi nel corso della cerimonia di sottoscrizione dei contratti a tempo indeterminato per 350 dipendenti dell'Asl Napoli 3 Sud. De Luca ha ricordato che a causa del commissariamento la Regione sta staccando ogni anno "un assegno di circa 200 milioni di euro". Somma che dovrà pagare ancora per diversi anni. "Abbiamo tutte le competenze per diventare la prima sanità d'Italia. E chi avrebbe detto qualche anno fa che saremmo diventati la prima Regione per i tempi di pagamento? Oggi paghiamo a due settimane", ha proseguito.

Il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, all'attacco anche sul numero chiuso alla facoltà di Medicina. "È una porcheria: i figli della povera gente non possono più andare a Medicina e non va bene". "Abbiamo ragazze e ragazzi che, per affrontare i test di accesso, vanno a fare i corsi di formazione a 5mila euro l'uno. È una vergogna. I figli della povera gente non possono più andare a Medicina e non va bene", ha detto De Luca, che da mesi sta chiedendo l'abolizione del numero chiuso. "Preferisco ingolfare la facoltà di medicina, poi la selezione si fa sul campo se il ragazzo ha voglia di studiare, ha passione, allora andrà avanti", ha continuato il governatore della Campania. "Il ministro ha detto che si ci sarà un terzo di posti in più. È un primo passo ma per me non va bene. Avere migliaia di ragazzi che vanno a fare i test e non li superano - ha concluso - sta creando una schiera di ragazzi frustati. Ora basta".

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