Napoletano classe 1987, Dario Sammartino è ormai una certezza attorno ai tavoli da poker che contano. Numero 1 in Italia e 47° nel mondo non è più una promessa ma una certezza attorno al tavolo da gioco. Con quasi 15 milioni di dollari vinti, Dario Sammartino è anche il terzo giocatore italiano a sedere al tavolo finale del Main Event delle Worl Series of Poker, l’evento di poker più prestigioso al mondo che viene disputato, ogni anno, nella magica cornice di Las Vegas. In questo torneo si sfidano giocatori provenienti da tutto il mondo e comprende tutte le specialità del poker. I successi che macina continuamente lo hanno portato ad essere, appunto, il numero uno nella classifica dei più ricchi d’Italia, nella disciplina. Per lui il gioco è prima di ogni altra cosa, una vera e propria sfida con se stesso.

Per questa ragione la sua passione, partita da molto lontano, merita, come lui stesso sostiene, molta formazione e un durissimo lavoro. Iniziato alla disciplina da suo padre, ha mosso i primi passi giocando nei circoli della sua Napoli, senza forse pensare che, un giorno, quei primi passi avrebbero tracciato il suo intero cammino. Un ragazzo come tanti di quelli che vivono il Vomero, un quartiere con storie particolari, storie di rivincite e di perseveranza come è stata la sua che è riuscito ad emergere con successo in un ambiente così tanto competitivo. Attualmente la sua ultima partecipazione è stata, nel mese di maggio 2022, all’EPT Montecarlo che lo ha visto però lontano dalla zona premi, uscendo durante l’11 livello di gioco.

Il poker arriva nella vita del campione napoletano in un momento piuttosto particolare che, in qualche modo, ha segnato la sua adolescenza e cioè la perdita di suo nonno. Da allora non ha mai smesso di freddare i suoi avversari con la sua tecnica e il suo sguardo cogliendo al volo gli insegnamenti di suo padre, che è stato il suo primo (e forse unico) maestro. Ancora oggi, quando Dario ricorda quel giorno, lo definisce uno dei più importanti della sua carriera da professionista eppure era solo un bambino, forse col destino già segnato.

Ad un certo punto della sua vita, Dario raggiunge la svolta e, tra il liceo e l’università, inizia ad avvicinarsi al poker online, proprio quando questo gioco impazza in tutta Italia e specialmente online, dove alcuni siti offrono un servizio completo e sicuro che mettono a disposizione dei suoi utenti guide illustrative su vari aspetti del gioco, come questo popolare sito italiano in cui viene spiegata l'importanza dei punti del poker, che possono essere immediatamente testati e giocati con denaro reale.

Cosi è online che mad genius (questo il suo nick) si specializza subito nella versione texana. La sua passione per il poker lo porta a perfezionarsi continuamente, approfondisce le tecniche di Texas hold’em sui vari portali e abbandona quasi totalmente le sfide dal vivo. Un talento esploso su una piattaforma dunque, a dimostrazione che con molta pratica e studio, chiunque può aspirare a diventare il nuovo re dei tavoli verdi. Dario infatti si è prima affermato come talento del poker online, anche grazie all’introduzione del Cash game, e poi ha scelto di tornare a giocare dal vivo collezionando successi in tutta Europa. I primi successi arrivano già nel 2010 quando al Malta Poker Dream incassa il suo primo terzo posto, quello che lo ha letteralmente lanciato tra le stelle nascenti del poker. Nel 2013 si è aggiudicato il secondo posto, alle spalle di Federico Piroddi, nel torneo IPT Main Event Sanremo che contava 1010 iscritti e, sempre nel 2013, raccoglie un primo posto all’Italia Poker Tour High Roller di PokerStars. La sua prima vera attestazione in uno dei tornei più importanti a livello nazionale. Nello stesso anno arriva anche quinto all’IPT Main Event Nova Gorica, lasciando dietro di sé 710 concorrenti e portando a casa un bottino di circa 33.000 dollari.

Ancora un terzo posto nel 2014 all’IPT Main Event Saint Vincent nel quale si è imposto su 635 giocatori. Non sono mancati, in questi anni, anche i successi in Europa: il primo piazzamento al tavolo finale del Main Event dell’European Poker Tour arriva nel 2016, a Montecarlo, nel quale si posiziona ottavo su 1098 iscritti. Nel 2015, con la qualificazione ad un torneo satellite, siede al tavolo finale del Super High Roller EPT ed incassa 700.000 euro, cifra che fino a quel momento non aveva mai raggiunto. I tavoli mondiali li raggiunge nel 2017 espugnando un terzo posto all’NHL High Roller, alzandosi dal tavolo con 1.608.295 dollari. L’Italia può far davvero vanto di un talento nostrano che si fa strada nei più ambiti palcoscenici del poker mondiale

Quella di Dario Sammartino potrebbe essere la storia di chiunque. Un ragazzo talentuoso che tanto si è impegnato per avverare i suoi sogni e che, adesso, raccoglie i frutti di un duro lavoro e di una passione tenace e perseverante. Ma Dario è un campione anche fuori dai tavoli ed attento alle dinamiche sociali della sua terra. Ha infatti creato una Onlus che promuove attività benefiche e che recentemente ha raccolto diverse migliaia di euro per l’ospedale Cotugno di Napoli. Sembra che questo grande talento sia stato proprio ispirato da Diego Armando Maradona un altro napoletano (d’adozione) che tanto di buono ha fatto per questa meravigliosa città. Un talento, insomma, che non smette e non smetterà di stupire l’Italia intera e non solo gli appassionati di poker. Per Dario adesso la sfida vera è quella di conquistare tanti primi posti (ne ha guadagnato pochi, nonostante la sua bravura) anche se, ultimamente, pur continuando a frequentare Las Vegas, ha deciso di dedicarsi di più alla sua vita privata ed alle attività filantropiche che lo rendono davvero un talento dal gran cuore.

Non resta che aspettare che sieda al prossimo tavolo e augurarci che la sua sia sempre una bella mano vincente.

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