E' il testo più antico mai scritto sulle origini di San Giorgio a Cremano. Ora è stato recuperato dall'amministrazione guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, attraverso l'assessore alla Cultura Pietro De Martino.

“Memorie Storiche di San Giorgio a Cremano”, di Padre Davide Palomba, scritto nel 1881, è oggi patrimonio delle scuole del territorio e della città. Il volume, di cui vi era una sola copia, è stato fatto ristampare con il sistema anastatico per conservare la più antica testimonianza sullo studio della città ed essere veicolo di conoscenza e portatore fondamentale di valori identitari e di memoria.

Alcune copie sono state già consegnate alle scuole della città dal Sindaco Giorgio Zinno e dagli assessori Pietro De Martino e Giuseppe Giordano, affinché possano arricchire il patrimonio delle biblioteche scolastiche degli istituti superiori e degli istituti comprensivi.

Rinvenuto nell’archivio comunale, l’antico volume fu scritto dal gesuita, nato a Napoli nel 1814 e morto nel 1885 che dedicò tempo ed energie ad elaborare la storia della città di San Giorgio a Cremano. Esso rappresenta la narrazione di avvincenti eventi storici, politico amministrativi, religiosi, culturali ed economici che hanno determinato l’identità sociale e urbanistica del territorio sangiorgese in molte parti ancora oggi visibili nella città.

Basta leggere le prime pagine per sentirsi attratti dal suo contenuto e dal desiderio di arrivare in fondo, in un viaggio che se pur difficile nella comprensione immediata per l’uso della forma risalente agli anni dell’800, racconta il fenomeno dello sviluppo urbano dalle origini dei primi insediamenti fino ai giorni nostri di una città complessa in un intreccio di elementi storici, sociali e culturali.

Una prima emozione la si prova alle prime pagine di questo libro nella presentazione dello storico “Estratto dal registro delle deliberazioni del Consiglio Comunale del 1881” da cui si evince la Delibera alla unanimità datata 11.6.1881 e la relazione di pubblicazione con i suoi riferimenti di stima di cortesia, di apprezzamento, di ringraziamento per l’autore del volume e per il suo gentilissimo pensiero di dedicarlo al Municipio.

“Il suo lavoro, scrive il Consiglio Comunale di quel lontano 1881, è la storia di questo paese e sarà letto con gradimento perché l’autore con la pena che ha voluto prendersi è riuscito a ritrovare notizie che sembravano perdute per sempre e che invece il paese dovrebbe avere da conservare gelosamente”.     

“Con l'assessore Pietro De Martino infatti, - fa sapere Giorgio Zinno - stiamo portando avanti da tempo un percorso di conoscenza e diffusione delle fonti storiche, in quanto esse sono portatrici fondamentali di valori identitari. E’ anzitutto nei nostri giovani che devono attecchire tali valori, tra cui quel senso di appartenenza che mantiene viva la memoria della nostra storia. La conoscenza è il valore che salda una comunità”.


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