“Non è cambiato niente dopo un anno, ma noi cittadini dobbiamo capire se è cambiato qualcosa dentro di noi, anche nel modo in cui ci relazioniamo con il territorio”. Don Ivan Licinio evita una condanna univoca alle istituzioni ma si rivolge a tutti nell’omelia durante la messa in ricordo delle due donne morte nel fiume Sarno ormai un anno fa. “A noi interessa – continua Don Ivan – capire realmente se quell’episodio è servito a farci sentire una comunità ed a risvegliare le nostre coscienze civiche, altrimenti avremmo potuto rifare tutto nuovo, ma quel tipo di tragedia non avrebbe portato nessun frutto”.

Ad un anno dalla tragedia la comunità di Messigno si è stretta di nuovo ai familiari delle due donne. Circa duecento persone, tra cui il sindaco ed i consiglieri De Gennaro e Calabrese, hanno affollato la piccola chiesa dei ‘Sacri Cuori’ per ricordare quel lutto che sconvolse la cittadina degli scavi.

“La partecipazione della comunità è un segno positivo – ha proseguito il giovane sacerdote – Fa capire che Pompei non dimentica, fa capire che non si può fare quel che si vuole perché c’è un popolo attento a tante tematiche”.

“Adesso – conclude don Ivan - la politica è l’unica a poter fare qualcosa per quella situazione. A noi come comunità spetta il dovere di sollecitare, di non dimenticare, di far si che queste siano priorità nelle agende politiche delle amministrazioni che si succedono”.

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