Svogliato, fuori dal gioco e anche nervoso. A Torre Annunziata non si era mai visto un Francesco Scarpa così impalpabile. Ieri contro la Juve Stabia il capitano del Savoia ha fatto esplodere tutta la sua frustrazione dopo la sostituzione imposta da Aldo Papagni nella prima metà della ripresa.

LA PARABOLA. Diventato uomo simbolo del ritorno tra i professionisti, Scarpa ha sempre dato anche più del 100% per onorare la maglia della sua squadra del cuore. Dall’inizio della stagione è stato quello che più di tutti ha tirato la carretta, ma adesso è entrato in periodo negativo dal quale non riesce ad uscire. Chi lo conosce sa che non sta vivendo bene la crisi di un Savoia, che per lui vale quanto la sua stessa vita. Per i bianchi sarà fondamentale ritrovarlo perché la salvezza sul campo dei bianchi passa dai suoi piedi e soprattutto dalla sua testa.

L’APPELLO. A confermare la tesi è anche Mario Fogliamanzillo, procuratore di Francesco Scarpa. L’agente Fifa è sempre a stretto contatto con il fuoriclasse torrese, ed essendo anche lui tifoso del Savoia ci tiene in prima persona alle sorti della squadra. “Francesco sta soffrendo moltissimo per le sorti del Savoia. E’ conscio del fatto che non riesce a dare il massimo e per uno come lui che ama così tanto questa squadra il momento è davvero particolare. L’episodio con Papagni di sabato è solo l’emblema di un periodo, ma con l’allenatore non c’è alcun problema”. Fogliamanzillo guarda già al futuro e pensa ai prossimi playout. “I tifosi devono stare vicini a Francesco perché è con l’esperienza di giocatori come lui e Gragnaniello che si vincono gli spareggi. La permanenza in Lega Pro per il Savoia sarebbe un grande miracolo sportivo, ma io ci credo fermamente”.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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