Dopo aver perso il campionato proprio contro il Savoia, l’Akragas quest’anno è riuscita a conquistare la promozione in Lega Pro grazie all’1-1 sul campo dell’Hinterreggio. Il presidente Silvio Alessi ha puntato tanto sul made in Torre Annunziata per poter raggiungere quest’obiettivo. Nemici l’anno procedente e condottieri quello successivo Vincenzo Feola, Giuseppe Meloni e Filippo Tiscione hanno così trascinato l’Akragas, proseguendo la striscia vincente iniziata con il Savoia. Beppe gol e il folletto palermitano hanno deliziato la folla dei Giganti andando a segno rispettivamente con 20 e 10 gol.  Assieme a loro anche lo stesso staff tecnico di Torre formato da Pasquale Suppa e Armando Fucci, più volte visti al Giraud in questa stagione.

LA GIOIA DI FEOLA. Arrivato al posto dell’esonerato Giancarlo Betta, Vincenzo Feola ha vinto un campionato rincorrendo e staccando di gran lunga il Torrrecuso. Imbattuto da oltre un anno il tecnico di Somma Vesuviana ha confermato le sue grandi doti gestionali e tecniche. “E’stata una cavalcata straordinaria.  Sono arrivato che eravamo a -6 dal Torrecuso e vincere rincorrendo non è mai facile. Abbiamo conquistato la Lega Pro da imbattuti e questo conferma ancora una volta che io faccio fatti e non chiacchiere”. Un successo dal gusto decisamente diverso rispetto a quello di Torre Annunziata. “L’anno scorso sono partito dall’inizio ed ho avuto la possibilità di costruire la rosa a mio piacimento. Quest’anno ho dovuto sistemare un po’ di cose ed è  andata bene di nuovo”.

Un anno dopo il Savoia è sull’orlo del fallimento e rischia la retrocessione in D. Feola si lascia andare così ad una piccola vena polemica. “Mi dispiace che a Torre Annunziata non sia stato apprezzato il mio lavoro. L’avevo comunque detto in tempi non sospetti che con certi personaggi non si andava da nessuna parte. Da quello che leggo sono state fatte spese eccessive, per quanto mi riguarda bastava confermare gli elementi più importanti per raggiungere una salvezza tranquilla”.

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