"Quella appena iniziata è probabilmente una delle più grandi campagne di vaccinazione della storia del nostro Paese. Come Federlab Italia non ci tiriamo certo indietro ed anzi siamo pronti a fare la nostra parte mettendo a disposizione delle Regioni le strutture nostre associate come centri vaccinali".

A dirlo è Gennaro Lamberti, presidente dell'associazione di categoria dei centri poliambulatoriali e dei laboratori di analisi cliniche privati accreditati con il SSN (che, con i suoi oltre 2mila associati, è una delle più rappresentative a livello nazionale).

"E' noto - spiega Lamberti - che i centri destinati all'inoculazione delle dosi di vaccino anti Covid saranno ricavati in speciali gazebo, nonché in ambulatori medici e palazzetti allestiti in tutto il Paese, da Nord a Sud: ebbene, perché non anche nei nostri centri e nei laboratori che eseguono test di biologia molecolare dove, tra l'altro, sono già presenti gli speciali frigoriferi a -80 gradi per la perfetta conservazione del vaccino? Perché non anche nelle strutture nostre associate dove, in spazi appositamente attrezzati ed a 'prova di contagio', già opera personale sanitario adeguatamente preparato per affrontare l'emergenza coronavirus?". In tal caso, conclude il presidente di Federlab, "si potrebbe anche consentire un andamento più veloce delle operazioni, raggiungendo così nel minor tempo possibile, tutti gli obiettivi di copertura previsti dalla campagna di vaccinazione".

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