“Inviterei l’amica Nunzia De Girolamo a smorzare un po’ i toni. Basta ultimatum contro il coordinatore regionale Gioacchino Alfano, con il quale ci incontreremo, nei prossimi giorni, per coordinare e meglio rilanciare la nostra azione di governo e, allo stesso tempo, fare il punto sul risultato delle regionali in Campania. Ma basta anche con le critiche nei confronti dei nostri ministri. Che si eviti, una volta e per tutte, di chiedere all’Ncd di uscire dall’esecutivo nazionale”. Lo chiede il senatore Pietro Langella, coordinatore provinciale del Nuovo Centrodestra a Napoli commentando le richieste di dimissioni avanzate, nella giornata di ieri, dall’ex capogruppo dell’Ncd alla Camera, nei confronti dei vertici nazionali e regionali del partito.

“Il verdetto dell’urna parla chiaro - spiega Langella - l’elettorato ha scelto Renzi. Gli italiani, cioè, hanno dato fiducia alle scelte del premier. E con il loro voto hanno chiesto esplicitamente al presidente e a noi con lui, di proseguire nell’azione di riforma e di rilancio del Paese fin qui messa in cantiere anche con il fondamentale contributo del'Ncd. Che senso ha, dunque, andare contro questa stessa volontà chiedendo, come fa la De Girolamo, il ritiro dei ministri? Che senso ha contestare l’operato, fin qui positivo, del coordinatore campano Gioacchino Alfano?”. Per Langella: “è giunto, all’opposto, il momento di fare quadrato, di dare, cioè, più forza e sostanza alla presenza del Nuovo Centrodestra nella squadra di governo. Con alto senso di responsabilità, insieme con il premier ed il nostro leader campano Alfano, nel pieno ed esclusivo interesse del Paese”.

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