“L’accordo è stato trovato, lunedì il Savoia sarà nostro”. Nazario Matachione annuncia l’accordo tra la Casa Reale Holding Spa e Riccardo Franceschini. Quest’ultimo aveva un contenzioso con l’ex presidente Mario Pellerone, una querelle che ha scatenato un fiume di polemiche già da tempo.

Ma nella serata di ieri c’è stata la schiarita che i tifosi a Torre Annunziata stavano aspettando. Lunedì ci sarà il passaggio del testimone. E’ lo stesso manager della Polaris, che fa parte della cordata di cui si è fatto carico il principe Emanuele Filiberto di Savoia, a riferire della svolta.

“E’ con grande soddisfazione e anche con la giusta dose di orgoglio che mi preme annunciare che il progetto Savoia, che vede protagonista la Casa Reale Holding SPA, è oramai ad un passo dal compiersi.

L’ex patron Franceschini, che è noto avere un contenzioso aperto con l’attuale società, mi ha annunciato che è pronto a firmare una clausola di salvaguardia a garanzia dei nuovi acquirenti, ponendo fine, così, con un gesto da grande gentiluomo, ad ogni incertezza.

Possiamo dire, dunque, di essere al taglio del nastro di partenza ed è tutto pronto, perché questa nuova avventura possa nascere ed essere sostenuta dal calore e dall’entusiasmo che la città ha riservato in questi giorni ad Emanuele Filiberto e alla nuova società, di cui mi onoro di essere tra i suoi fondatori e presidente onorario.

Poi ha proseguito, lanciando anche qualche stoccata. “Le argomentazioni retoriche e stupide le lasciamo a tutti quelli che, ispirati solo da mediocri sentimenti, passano il loro tempo a giudicare e criticare le iniziative degli altri, soprattutto quando sono di successo.

Ne ho sentite tante in questi ultimi giorni, ma tra tutte mi ha colpito quanto affermato da un gruppo che si definisce “neoborbonico”. Questi signori, destinati all’anonimato e ad una presenza insignificante in un articolo comparso su un noto quotidiano del mezzogiorno, ricorrono ai soliti inutili argomenti sulla monarchia, a cui ricondurre tutti i guasti del territorio, finanche la chiusura dei pastifici. Una tale ignoranza della storia neanche va commentata.

A fronte della disoccupazione e della povertà delle nostre amate terre, da decenni terreno fertile per la criminalità e una diffusa illegalità, questi protagonisti del nulla, invece di plaudire all’iniziativa di chi, animato da umiltà, e stimolato da un naturale affetto verso le proprie discendenze, decide positivamente di scendere in campo, ci vengono a fare lezioni di storia per ricordarci gli errori commessi dalla monarchia agli inizi del secolo scorso. Suvvia, non scadiamo nel ridicolo. Vogliono mettere in campo qualche progetto alternativo? Bene si facciano avanti. State pur certi che le loro facce non le vedrete mai, perché oltre a pratiche di onanismo intellettuale, altro non sanno. Noi amiamo quelli che si calano nella realtà per dare un contributo per trasformarla. Ho vissuto anni difficili e avrei potuto rassegnarmi alla persecuzione e all’ingiustizia, ma ho preferito combattere, e alla fine ho ottenuto giustizia.

Oggi mi rimetto in gioco e sono il testimone di una verità forse scomoda, e cioè che quando c’è talento, passione ed entusiasmo le partite si vincono, e io sono sicuro che grazie alla volontà determinante di Emanuele Filiberto e di tutta la squadra che abbiamo costruito, il grande riscatto della squadra Savoia, ma anche dell’intera città, è appena cominciato”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"