Il 2025 segna il ventesimo anniversario della nascita di Libera, Collegamento Campano Contro le Camorre, Associazione Nazionale Nomi e Numeri impegnata nella lotta alle mafie e nella promozione della legalità e della cittadinanza attiva, specialmente tra i giovani.

Fu nel lontano 1995 che nacque Libera, il cartello di associazioni contro le mafie. L’idea fu annunciata da Don Ciotti, fondatore del gruppo, e oggi raccoglie l’adesione di oltre trecento tra gruppi e associazioni, ognuno con storia e identità proprie e diverse, ma accomunate dalla consapevolezza che opporsi alle mafie è un compito politico, sociale, culturale ed etico che riguarda l’intera società civile.

L'anniversario è stato celebrato con eventi e iniziative che hanno coinvolto anche la comunità locale della sede di Portici, che è parte della rete nazionale, nell’ottocentesca Villa Fernandez di Via Diaz, il bene sottratto alla camorra e destinato all’Associazione Libera fin dal 2014, dedicata a Teresa Buonocore, Claudio Taglialatela e Pasquale Mandato, vittime innocenti della camorra.

La cerimonia del ventesimo anniversario è stata un momento di grande rilevanza civile e spirituale, condotta magistralmente dal presidente provinciale di Libera, Leandro Limoccia, il quale per 20 anni si è dedicato allo sviluppo e alle attività dell’Associazione e non ha mai fatto mancare il suo notevole contributo morale e sociale, dall’alto della sua qualifica di docente universitario e da sempre impegnato a promuovere il dialogo, la solidarietà, la giustizia sociale.

L’evento si è svolto in un clima di solennità e profonda emozione, nella sede di Portici che ormai è diventata una delle sedi più prestigiose d’Italia, e ha festeggiato e confermato l’importanza, ove ce ne fosse stato bisogno, della presenza di Libera sul territorio cittadino.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati attestati di partecipazione, a ricordo dell’evento, alle numerose personalità che hanno dato il loro contributo alla divulgazione e all’azione dell’Associazione. L’ex Procuratore Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, magistrato, ha così definito la sede porticese: “...un avamposto dell’antimafia reale, di quella che crede nei valori della nostra Costituzione e i principi della nostra democrazia, ed è la parte migliore della nostra società. Nei confronti della criminalità sembra che ci sia ancora molto da fare, specialmente attraverso il percorso come quello del Presidente Limoccia, che sta tirando fuori da una società illegale quei ragazzi che ancora la vivono, aiutandoli, facendo loro vedere un futuro, perché la criminalità e l’illegalità albergano dove non c’è possibilità di crescita, e questo è il miglior luogo in cui si possa vivere...”. Ben 80 le personalità che hanno voluto dare il proprio contributo all’Associazione attraverso la narrazione delle loro esperienze, esprimendo il loro augurio per il lavoro ancora da svolgere.

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