Agerola. Si tinge sempre più di 'giallo' e a poche settimane dalla sentenza il caso sul tentato omicidio in città di un anziano che - alla vigilia del Ferragosto 2014 - prelevò 500 euro dal bancomat rischiando in pratica la vita. Il pm della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Antonella Lauri, ha chiesto ai giudici una condanna a tre anni e mezzo di reclusione per Yuriy Pylipovich, 44enne ucraino da tempo residente nel comune dei Lattari e accusato del tentato delitto. L’ucraino, in tribunale, si è sempre dichiarato innocente: conosceva bene la presunta vittima, aggredita secondo la ricostruzione dell’accusa con una vanga per spaccarle la testa, e che spesso aiutava a coltivare la terra. Insomma, non le avrebbe mai fatto del male. Tanto meno per soldi.

Ma il ‘giallo’ si acuisce per ben altro. L’ex comandante della stazione dei carabinieri di Agerola, Dario Florio, potrebbe infatti essere iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di falso. Nel primo verbale, scrisse che l’arma era stata ritrovata sulla scena del tentato omicidio ed immediatamente sequestrata. Ascoltato dai giudici, invece, l’ex comandante ha poi riferito che a portargli la vanga sarebbe stata la figlia della vittima. Una contraddizione che, adesso, potrebbe far finire sott’accusa anche chi coordinò le prime fasi dell’inchiesta sul ‘giallo’ di Ferragosto all’ombra dei Monti Lattari. 

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