Napoli. Avrebbe sottratto dai conti di ignari clienti la somma totale di 220mila euro, approfittando del suo lavoro di addetto allo sportello dell'Ufficio postale di Scampia. Per questo motivo, Claudio Vittozzi è stato licenziato da Poste Italiane (dopo ispezioni interne, provvedimento poi confermato dal Giudice del lavoro) ed ora è davvero nei guai.

La Polizia di Stato del Commissariato di Scampia, su ordine del Gip di Napoli, gli ha infatti sequestrato beni immobili, mobili e denaro per un valore pari a quello che, secondo le indagini coordinate dalla Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura, l'ormai ex dipendente avrebbe prelevato dai conti correnti.

"In particolare - scrive in una nota il Procuratore aggiunto, Alfonso D'Avino - Vittozzi, all'atto di effettuare operazioni per i clienti, si procurava i codici per accedere alle loro carte di credito e Postamat".

Solo dopo diversi mesi le vittime scoprivano che il loro conto era stato "prosciugato". All'indagato, la Procura contesta i reati di frode informatica, utilizzo fraudolento e falsificazione di carte di credito, oltre all'accesso abusivo a sistema informatico.


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