Lavoro nero per una fabbrica di costumi: scattano sigilli e denunce
Il blitz dell’8 marzo. Nei guai la responsabile dell’azienda: sette donne lavoravano senza regolare contratto
09-03-2018 | di Redazione

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Lavoratrici in nero in una nota azienda di costumi. Con un blitz dei Carabinieri, è stata scoperta una fabbrica del lavoro in nero.
Il caso vuole che proprio nel giorno dell’8 marzo, in una data che usualmente viene segnata come una sorta di “celebrazione” del genere femminile, la Festa della Donna, erano proprio loro che, rinchiuse fra quattro mura, lavoravano senza regolare contratto per un’azienda di costumi locale, molto nota in zona.
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A Sant’Antonio Abate, sono 7 le giovani donne impiegate “a nero”, tutte tra i 25 ed i 35 anni e dei comuni limitrofi, sedute davanti alle macchine da cucire a realizzare costumi da bagno. L’amministratrice, una 36enne di Santa Maria la Carità, le aveva assunte senza regolare contratto: solamente 3 persone, su quelle controllate, erano inquadrati regolarmente. La donna è stata denunciata, l’attività sospesa.
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