Lavoro, più sicurezza per le donne ingegnere
L'Ordine di Napoli definisce le linee guida "di genere" per contrastare pericoli sempre più numerosi
05-01-2018 | di Redazione
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Miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro delle donne ingegnere. L’ordine di Napoli, presieduto da Edoardo Cosenza elaborerà, in collaborazione con l’Inail, linee guida per valutare i rischi professionali in ottica di genere, e ridurre gli eventuali pericoli che le donne ingegnere, sempre più numerose (il 13 per cento degli iscritti all'Albo), affrontano nel corso delle loro attività, per esempio nei cantieri edili o negli impianti industriali.
“Sarà così possibile – spiegano le Consigliere dell’Ordine Barbara Castaldo, Valentina Della Morte e Ada Minieri – ideare sistemi, procedure e apparati per la sicurezza pensati per le esigenze specifiche delle colleghe. Basti pensare, per esempio, a dispositivi di illuminazione e allarme per i cantieri isolati, oppure a un dispositivo di protezione, come il casco, realizzato per essere indossato agevolmente con capelli di lunghezza variabile”. Al progetto darà il suo contributo anche Paola Astuto, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli ingegneri di Napoli.
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Giunge così alla fase operativa un progetto iniziato con l’Inail (hanno partecipato per l’ente Rossella Continisio e Angela Nicotera), promosso e avviato nella precedente consiliatura dalla ex Vice Presidente dell’Ordine Paola Marone, attualmente Presidente del Centro formazione e sicurezza in edilizia (Cfs) e dalla Consigliera Barbara Castaldo.
“L’Ordine – spiega Paola Marone – ha diffuso tra le iscritte un questionario per la valutazione dei rischi in ottica di genere, sviluppato dall’Inail. La raccolta e l’elaborazione dei dati ci hanno fornito indicazioni molto utili. Il nostro settore comporta rischi elevati per le donne, non limitati solo al periodo della maternità, ma estesi a tutta la vita lavorativa. L’ingegneria civile e quella chimica stanno diventando sempre più ‘rosa’, per questo anche la valutazione dei rischi va realizzata in un’ottica di genere. È un modello che vogliamo contribuire a diffondere in tutta Italia”.
“Le linee guida rappresentano un utile strumento - aggiunge Adele Pomponio, direttrice regionale vicario Inail Campania – che sarà messo a disposizione di tutte le professioniste a garanzia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il testo che si sta sviluppando parte da un’indagine sulla percezione dei rischi condotta insieme alle stesse lavoratrici: la forza dell’iniziativa è proprio la sinergia tra chi progetta e chi è destinatario delle linee guida”.
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