Un mare di lavoro nero. La Campania si conferma tra le peggiori regioni d’Italia, soltanto la Calabria è messa peggio.
E’ il triste bilancio del rapporto della Confartigianato sul tasso di occupazione nella penisola. Abusivismo e lavoro sommerso non risparmiano nessuna regione d’Italia, ma il Mezzogiorno ha il record negativo con il tasso di lavoro irregolare sull’occupazione totale pari al 17,5%, mentre il Centro Nord si attesta sul 10,7% e il Nord Est si ferma al 9,2%. Maglia nera per la Calabria, dove non è regolare un quinto (21,5%) degli occupati della regione, seguita da Campania (18,7%), Sicilia (18,5%), Puglia (15,9%), Molise (15,8%) e Sardegna (15,3%). Una fotografia impietosa della nostra società, dove il lavoro sembra essere diventato un lusso e non un diritto.
Tra le città male anche Napoli, risultata tra i centri con il maggior numero di lavoratori irregolari d’Italia. Secondo Confartigianato, il capoluogo partenopeo sarebbe al secondo posto, con quasi 60mila unità, dietro solo a Roma con 84mila. Seguono Milano (47.400), Torino (30.600) e Salerno (26.100).
Soltanto qualche giorno fa a Gragnano i carabinieri hanno scovato un pastificio storico della città al cui interno aveva ben sei lavoratori senza regolare contratto di lavoro. Queste sei persone si aggiungono all’elenco di oltre 3,2 milioni di “fantasmi” che si aggirano per l’Italia. Lavoratori irregolarei che popolano il mondo sommerso parallelo che vale 202,9 miliardi di euro e rappresenta l’11,3 per cento del Pil.
Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli chiede "tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori".
Confartigianato ha lanciato oggi una campagna nazionale di informazione contro l'abusivismo dal titolo 'Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani". Tre gli obiettivi dell'iniziativa: mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani, richiamare le Autorità ad un'azione di controllo e repressione e di contrasto all'evasione fiscale e contributiva. Una bracciata nel mare nero del lavoro sommerso in attesa di trovare una soluzione valida ed efficace.
Un mare di lavoro nero. La Campania si conferma tra le peggiori regioni d’Italia, soltanto la Calabria è messa peggio.
E’ il triste bilancio del rapporto della Confartigianato sul tasso di occupazione nella penisola. Abusivismo e lavoro sommerso non risparmiano nessuna regione ...
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