Le associazioni: “Più di 400 decessi al Covid Hospital Boscotrecase. Cosa non ha funzionato?”
Missiva inviata ai sindaci del vesuviano e all'Asl Na 3: "Più impegno e partecipazione"
02-08-2021 | di Redazione
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Un invito ai sindaci di Boscotrecase, Torre Annunziata, Trecase, Boscoreale, Terzigno, Poggiomarino e Pompei, ''in quanto autorità sanitarie locali'' con la richiesta di ''un preciso impegno: rendersi protagonisti di una battaglia unitaria insieme alle associazioni ed ai movimenti del territorio per dotare i loro comuni di un'adeguata assistenza sanitaria e sollecitare l'Asl a partecipare a un tavolo di confronto allargato alle rappresentanze sociali della zona, da tenersi al più presto''.
È quello contenuto in una missiva inviata anche al direttore generale e al direttore sanitario della Napoli 3 Sud dalle associazioni Catena rosa, Mamme vulcaniche, Fenice vulcanica, La paranza delle idee, Vesuvio creativo, movimenti per la salute, comitato pro Sant'Anna, comitato ex ospedale civico di Torre Annunziata, movimento beni comuni area vesuviana.
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''Ci era stato promesso un 'gioiello sanitario', un ospedale all'avanguardia - scrivono riferendosi al nosocomio Sant'Anna e Santissima Maria della neve di Boscotrecase - ma i numeri raccontano di oltre 400 decessi da inizio pandemia: un dato che andrebbe valutato considerando che in altri ospedali la mortalità è stata più bassa: cosa non ha funzionato? Chiediamo di analizzare le spese sostenute per l'acquisto di elettromedicali, e di tutte le spese fuori bilancio o in emergenza ed un inventario certificato''.
Accento posto inoltre sulla medicina di prossimità: ''Proprio in ragione della temporanea chiusura dell'ospedale di Boscotrecase a tutti gli accessi non legati al Covid-19 è più che mai necessario un rafforzamento dei servizi erogati sul territorio dai distretti della zona; invece, per tutta risposta, avviene la chiusura del consultorio di Boscoreale''. Infine le associazioni chiedono ''il ripristino di un punto di 'primo soccorso', del quale un'area a così alta densità abitativa non può risultare sprovvisto, in modo da sopperire alla momentanea assenza di un vero pronto soccorso in zona e per decongestionare gli ospedali di Castellammare di Stabia e Torre del Greco, oltre ad assicurare una presenza sanitaria costante. Chiediamo, inoltre, che si prenda atto delle difficoltà dell'ospedale Maresca nel gestire le emergenze e che si agisca di conseguenza per assicurare un'assistenza opportuna''.
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