Finirà davanti ad un giudice del tribunale di Torre Annunziata il caso di una pensionata che dopo un pignoramento si è vista bloccare dalle Poste l'intera pensione accreditata sul conto e da mesi non riesce più a prelevare neanche un euro "in violazione di ogni diritto e principio di umanità".

Come sostenuto nel reclamo dagli avvocati di Noi consumatori Angelo Pisani e Simona Troncone, che hanno denunciato la "illegittima condotta di Poste Italiane, sempre più frequente nel sistema bancario", chiedendo lo sblocco del conto corrente sul quale l'anziana percepisce l'assegno pensionistico.

"Qualsiasi tribunale - afferma Pisani - non può che dare ragione alla pensionata ma è assurdo che per avere la pensione soprattutto in tali periodo di crisi e pandemia si debba entrare anche nel girone infernale della giustizia per poter ritirare quanto occorre per sopravvivere e non pignorabile. Non avendo sortito alcun effetti i pianti della signora e i reclami stragiudiziali gli avvocati hanno presentato ricorso contro le Poste Italiane, chiedendo lo sblocco del conto corrente sul quale l'anziana donna percepiva l'assegno pensionistico e che risulterà bloccato per anno a cause del pignoramento di un creditore". Gli avvocati sono pronti ad impugnare il blocco del conto attraverso il ricorso ex articolo 700.

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