“Mia figlia piccola imita suo padre per strapparci un sorriso”. Non trattiene le lacrime Tania Sorrentino. La vedova di Maurizio Cerrato, intervistata da Lostrillone.tv, ha raccontato l’odissea che sta vivendo dalla maledetta sera del 19 aprile. Una vita distrutta per lei e le sue figlie Maria Adriana e Andrea. Ma anche il coraggio di denunciare e guardare avanti.

Sono passati 5 mesi da quel barbaro delitto. Cosa si prova ogni giorno a passare dinanzi la casa degli assassini di Maurizio?

“A me sembra come il primo giorno. Cerco di non passare mai da quelle parti. E’ dura perché non accetteremo mai questo epilogo. Lui era entrato in quel garage per cambiare la ruota dell’auto di sua figlia. E non è più tornato a casa. Li ho rivisti solo durante l’incidente probatorio che mia figlia ha dovuto subire. I loro sguardi erano abbassati. Io me lo chiedo loro cosa pensano, anche perché in loro non ho mai visto alcuna forma di pentimento”.

Cosa le manca di più di Maurizio?

“La sua allegria. Ci faceva sempre ridere, ho sempre detto di avere anche un figlio maschio. Mi mancano le risate che strappava alle sue figlie, cosa nella quale io non riesco. La piccolina imita ancora il padre per farmi ridere e parla al presente di lui. Le racconteremo che è stato un papà presente e meraviglioso. Non permetteremo di farglielo dimenticare”.

Tanto l’affetto che avete ricevuto, ma Torre Annunziata non sembra essere cambiata?

“La gente ha paura. Alcuni mi hanno detto che dopo il fatto di Maurizio evitano di denunciare. Io non so se parlare di omertà o paura. L’omertà non si combatte. Mio marito aveva voglia di andare via. Amava Torre Annunziata in modo incondizionato, ma diceva che le persone avevano le facce arrabbiate. Si sentivano imbrogliate e prese in giro. Però io credo ancora nella giustizia”.

L’omicidio di suo marito ha portato alla ribalta i tanti problemi che attanagliano la città.

“Tutta questa pubblicità a Torre sta dando fastidio. Alcuni vorrebbero che i riflettori si spegnessero. Ma non parlo della gente perbene, che è tanta. La mia vita qui adesso non riesco più a vederla. Non si esce di casa con un coltello, chi fa una cosa del genere non ha buone intenzioni”.

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