A pochi giorni dall'emanazione del decreto Cura Italia, molte aziende restano ancora con il fiato sospeso. Le aziende del settore commercio temono di non poter reggere il colpo per molto, perché credito di imposta, blocco dei mutui e politiche di sostegno al lavoro potrebbero non essere sufficienti e soprattutto non aiutano i commercianti a "portare il piatto a tavola".

 E intanto ci sono le bollette da pagare, gli affitti da onorare, i fornitori alla porta. Una catena di soggetti che resteranno creditori e che in assenza di entrate, ovvero i consumi dei clienti, rischiano di rimanere all'asciutto. Il tema, quindi, è la mancanza di liquidità che rischia di provocare danni economici e sociali di portata inaspettata.

Serve un'iniezione di liquidità o comunque l'introduzione di misure che possano, da domani, aiutare a risolvere i piccoli problemi quotidiani dei commercianti. Cosi la sezione locale di Ascom Confcommercio, riunita a distanza grazie all'aiuto della tecnologia, ha elaborato una serie di proposte che potrebbero servire ad arginare i danni in questo momento.

 Nella stessa riunione, il direttivo di Ascom si è concentrato sull'elaborazione di una strategia di sviluppo locale per arrivare pronti, il giorno in cui le attività commerciali potranno rialzare la serranda e tornare alla normalità. L'obiettivo sarà ambizioso e necessiterà di un piano di marketing territoriale che vedrà tutti coinvolti.

Nei prossimi giorni Ascom Torre del Greco darà corso ad una serie di incontri, già programmati, con tutti gli Istituti Bancari che operano sul territorio per concertare i migliori strumenti finanziari utili per la categoria per far fronte a questo difficilissimo momento.

Le misure economiche sono state inviate a più livelli istituzionali sono:

1. Concedere a tutti i titolari di partita iva una indennità proporzionata la periodo di chiusura delle attività ed al decremento di fatturato per il periodo, da corrispondere direttamente su conto corrente.

2. Concedere finanziamenti a tasso zero da erogarsi nella misura massima del 30% del fatturato aziendale dell’anno precedente, attraverso procedure semplificate e telematiche, prevedendo possibilità di incrementare la misura se garantiti dai Confidi i cui fondi di garanzia saranno implementati anche dai fondi previsti per la lotteria degli scontrini.

3. Azzerare le commissioni bancarie su operazioni di anticipo fatture.

4. Rinviare tutte le scadenze tributarie, ivi comprese i tributi locali, di 90 giorni con decorrenza dal provvedimento che consentirà la ripresa delle attività.

5. Introdurre per il 2020 una flat tax per tutte le aziende che dimostrino di aver avuto una contrazione di fatturato superiore al 30%.

6. Disporre la “volontarietà” – in luogo della obbligatorietà - del versamento dei contributi previdenziali per l'anno 2020.

7. Prevedere un contributo per il pagamento del canone di locazione dell’immobile presso cui svolge l’attività.

8. Sospendere tutti pagamenti per le utenze relative agli immobili destinati all’attività, con piani di rientro graduale da concordare successivamente alla riapertura delle attività.

9. Prevedere l’integrale detraibilità delle spese sostenute dalle imprese per le consulenze professionali.

10. Prevedere forme di incentivazione fiscale degli acquisti effettuati presso gli esercizi commerciali rispetto alle vendite effettuate on-line.

La sezione locale di Ascom si unisce, inoltre, alla richiesta della Confcommercio Campania, di abbattere le tasse comunali per le imprese per tutto il periodo dell'emergenza.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"