Lo scudetto è molto più vicino a Napoli di quanto l’Europa non lo sia per la Juventus. Se ne sono accorti i bianconeri che, dopo la batosta del Bernabeu, hanno dovuto incassare la seconda tremenda mazzata in “zona Cesarini” contro il Napoli.

Un incontro che doveva chiudere la stagione e che, invece, a testimonianza del fatto che il calcio non è mai una scienza esatta, l’ha riaperta. Anzi, l’ha spalancata di nuovo. E’ toccato a Koulibaly travestirsi da Cristiano Ronaldo e vedere cosa si prova a far paura alla Juventus.

Una paura che il Napoli sembra non avere più: il timore reverenziale che gli azzurri provavano non appena si affacciavano alle grandi sfide sembra ormai appartenere al passato. Un passato che ha conosciuto l’ultima gloria tricolore quasi trent’anni fa. Del resto, Napoli ha smesso di aver seriamente paura già da 75 anni. Da quanto i partenopei dovettero affrontare, da soli, la loro battaglia per la liberazione dall’oppressione tedesca. Erano le “quattro giornate di Napoli”, durante cui i civili, con l’apporto dei militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare Napoli dall’occupazione tedesca: Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere ed essere liberata.

Da allora Napoli ha dovuto fare sempre i conti con un futuro incerto ed un passato ricco di storia: per una squadra che ha iniziato a cibarsi di presente, non si può non pensare a riscrivere un’altra pagina di storia nel calcio italiano. Da qui in avanti saranno altre “quattro giornate di Napoli”, perché a volte basta poco. Un gol, un punto ed ecco qui che il campionato è di nuovo riaperto.

Non come in Inghilterra, Germania, Francia e – fra poco – Spagna, dove la coccarda l’hanno appuntata al petto già da tempo. Juve – Napoli è e sarà sfida vera, fino alla fine. E qui il calendario degli ultimi 360’ di gioco diventa decisivo per vedere da che parte potrà pendere l’ago della bilancia: settimo titolo alla Juventus o sogno nel cuore napoletano?

Il prossimo weekend potrebbe darci qualche indicazione in più. Sabato 28 aprile alle 20.45 ci sarà il derby d’Italia, con la Juve pronta a far visita all’Inter, in piena corsa Champions League. Il giorno successivo – stranezze di calendario – toccherà al Napoli far visita all’odiata rivale dei bianconeri, la Fiorentina, ancora a caccia di un posto in Europa League nonostante il punto conquistato nelle ultime tre gare.

Saranno altri sei giorni di passione e di adrenalina, in cui il Napoli sembra avere l’inerzia di una forza scaturita dai potenziali sette punti di distacco che potevano essere e che invece non sono. Ecco perché lo scudetto è molto più vicino a Napoli di quanto l’Europa non lo sia per la Juventus.


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