Legalizzazione Cannabis: Della Vedova a Portici
Il Senatore alle Assemblee pubbliche per la campagna di sostegno e liberalizzazione
03-10-2016 | di Claudio Di Giorgio
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Continuano le assemblee pubbliche organizzate dal movimento “Portici Città Ribelle” e in Piazza Poli si è parlato di “Liberalizzazione della Cannabis” con una approfondita informazione sul disegno di legge promosso dal senatore Benedetto Della Vedova, per la prima volta dal parlamento italiano.
Sul tema sono intervenuti con il senatore Della Vedova, Alessandra Clemente, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Napoli, Ugo Esposito di Medicina democratica, e Marco Perduca, rappresentante ONU del Partito Radicale. (foto: newfotosud)
“Credo che l’Italia sia prontissima per questo appuntamento della legalizzazione della Cannabis – ha esordito Della Vedova – i sondaggi sull’opinione pubblica dicono questo . Il disegno di legge presentato al parlamento nel 2015 non ha ancora una maggioranza ma un numero significativo di parlamentari a favore”.
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Già nel 1975 Marco Pannella nella sua prima “disobbedienza” sosteneva che proibire la cannabis produce solo negativi effetti sociali, sanitari, di giustizia, di polizia, di carcere, restando comunque un consumo di massa. Il DDL contiene una regolamentazione molto rigorosa e affronta tre temi, primo l’autoproduzione legalizzando la libertà di coltivare a casa fino a 5 piante per consumo personale il secondo riguarda la filiera legale della cannabis, cioè la possibilità di trasformarla per venderla solo al pubblico maggiorenne in appositi esercizi, il terzo riguarda la cannabis terapeutica che consente la cura dei pazienti con farmaci a base di cannabis.
A questo disegno si oppongono strenuamente Giovanardi e Gasparri facendone un punto d’onore. “Vediamo però che c’è un sostegno e un interesse vero nella popolazione che se dovesse averne bisogno – conclude Della Vedova - è meglio che abbia a che fare con un mercato legale e sostanze controllate anziché con un mercato criminale. Abbiamo tanti avversari in questa battaglia politica , ma abbiamo tante ragioni e anche tanti amici”.
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