Legambiente: i tagli alla Circumvesuviana isolano l’hinterland napoletano
Taglio del 30% dei treni. In aumento negli ultimi 2 anni incidenti e deragliamenti
21-01-2016 | di Redazione

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Il rapporto di Legambiente Campania sul servizio ferroviario per i pendolari elenca quelle che sono le situazioni ritenute più problematiche. “Emblematica - è scritto nel dossier - la situazione della linea storica della Circumvesuviana che vanta circa 120mila viaggiatori al giorno che hanno visto un calo dell'offerta di treni del 30%. Le proteste, che si ripetono da ormai un anno, vedono insieme utenti e lavoratori della linea infuriati per l'eliminazione di moltissime corse al giorno”.
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I risultati dei tagli stanno provocando una serie di disagi clamorosi per i cittadini dell'Hinterland napoletano, rischiando di trasformare sempre di più le periferie napoletane in aree mal collegate e sempre più lontane dalla città: “I disagi riguardano anche le stazioni, che vedono la chiusure di 22 biglietterie, e l'affollamento sempre più insostenibile delle banchine di attesa”.
Gli elettrotreni in dotazione sono 142 di cui: 83 costruiti negli anni '70, 35 costruiti all'inizio degli anni '90 e 24 costruiti nel 2008/09. Dei 142 treni, ne circolano giornalmente 40-43, mentre ne servirebbero almeno 92 per garantire un servizio efficiente. Gli ultimi 2 anni hanno visto la ex-Circumvesuviana al centro delle cronache locali a causa di gravi incidenti, come il deragliamento di un treno che viaggiava ad una velocità troppo elevata in curva, oppure travolgimenti di automobili ai passaggi a livello. “Nel corso dell'ultima estate purtroppo si sono aggiunte altre soppressioni, con addirittura 26 corse cancellate, otto delle quali riguardanti la linea Napoli-Nola-Baiano” – concludono gli esponenti di Legambiente Campania.
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