Una sala gremita quella di Palazzo Criscuolo che domenica scorsa ha ospitato la poetessa e scrittrice siriana Maram al-Masri, in occasione di un incontro e reading letterario promosso dall’Associazione “Ubuntu” e dalla “Casa della poesia”, con il patrocinio del Comune oplontino.

A fare gli onori di casa il sindaco Vincenzo Ascione, l’ assessore Emanuela Cirillo, l’attivista per i diritti umani dell’ex Opg Emilio Mesanovic e gli studenti dell’Istituto Secondario di I grado “G. Pascoli” e del Liceo “Pitagora-B. Croce”, nonché la professoressa Silvana Langella, presidentessa dell’associazione no profit Ubuntu e Sergio Iagulli, direttore della Casa della poesia che ha sede a Baronissi.

I ragazzi del Pascoli hanno consegnato una pergamena alla scrittrice siriana, da loro ritenuta "un esempio di vita per noi e per le future generazioni". Come insegnare ai ragazzi che al mondo ci sono realtà di sofferenza che loro neanche si immaginano? Come avvicinare i giovani a problematiche altre che non siano solo quelle proprie esistenziali racchiuse tra le mura di casa o di scuola? Con il valido aiuto delle insegnati della scuola media Pascoli e del liceo Pitagora- Croce, Loredana Trisante e Annamaria Tarallo, gli alunni hanno approfondito la conoscenza delle opere della poetessa siriana che più di ogni altra ha saputo aprire i loro occhi e i loro cuori ad un mondo lontanissimo dal proprio vissuto, e apparso diversamente  da come si percepisce dai giornali o dalla televisione. Attraverso gli squarci di luce delle poesie, i ragazzi hanno potuto osservare da vicino un mondo che seppur lontano, esiste. Un mondo fatto di ingiustizie, guerre, soprusi e mancanza totale di libertà perfino di pensiero.

La serata ha visto alternarsi i giovani studenti degli istituti torresi che hanno declamato alcune loro composizioni e letture di versi della poetessa che sono stati oggetto di maggiore interesse. Dopo di che è Maram che prende parola, salutando tutti in inglese e poi leggendo alcune sue poesie in lingua araba, inspirate a figure femminili che attraverso varie sensazioni esprimono il desiderio di rispetto, di amore e infine di libertà. I versi, che scorrevano in lingua italiana sul grande schermo posto di fronte alla platea, hanno destato viva commozione tra i presenti, che alla fine, alzandosi in piedi, hanno omaggiato la scrittrice di una corona dall’oro, simbolo dell’eterna poesia.

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