Cani abbandonati e lasciati senza acqua e cibo. Scatta l'inchiesta sul lager degli orrori scoperto a Lettere dopo la denuncia di una volontaria animalista di Gragnano. Un giardino privato in un tranquillo angolo della città è diventato il teatro di una vicenda di inaudita crudeltà. Un luogo che doveva essere un'oasi di pace per una dozzina di cani si è trasformato in un vero e proprio lager della morte, rivelando indifferenza e abbandono. Denunciato anche il ritrovamento di cani impiccati.

Della notizia si sono occupati i carabinieri della locale stazione del Comune di Lettere che hanno effettuato un sopralluogo in via Petanzo. Ma quei video risalivano a una quindicina di giorni fa e i cani erano ormai spariti. Secondo l'appello lanciato dall'attivista animalista "il proprietario del terreno ha deciso di interrompere il contratto con l'affittuario che, fino a quel momento, si occupava degli animali presenti nella proprietà. Da quel momento, i cani sono stati lasciati a loro stessi, privati di cibo, acqua e cure essenziali. L'esito è stato devastante: i cani hanno lottato disperatamente contro fame e stenti, ma la morte è sopraggiunta per molti di loro. Questo giardino è diventato un simbolo di sofferenza, un monito contro l'indifferenza e la crudeltà umana".

Anche il sindaco di Lettere, Anna Amendola, si sta interessando alla vicenda, mentre l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) annuncia la presentazione nei prossimi giorni di una denuncia contro i proprietari dell'area e scrive in un comunicato: "Occorre andare a fondo a questo orrore, la presenza di cani impiccati fa presupporre che vi siano state persone che forse torturavano e tenevano in queste condizioni i cani per motivi al momento ignoti. Chiediamo - concludono gli animalisti - che si vada a fondo e che chi ha visto parli, simili orrori sono inaccettabili". 

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