Il presidio Libera di Torre Annunziata ha presentato, il 2 gennaio scorso, un esposto al Procuratore regionale campano della Corte dei Conti, Tommaso Cottone, in cui chiede l’acquisizione di tutti gli atti della Commissione Prefettizia d’Accesso, che ha indagato sul comune oplontino nel 2013, al fine di accertare eventuali responsabilità amministrative e contabili a norma delle leggi 14 gennaio 1994 n. 20 e 20 dicembre 1996 n. 639 e condannare i responsabili al risarcimento del danno.

Riferisce infatti Libera che 14-03-2013 il Ministro dell’Interno delega il Prefetto di Napoli ad esercitare i poteri di accesso ed accertamento di cui al DL 629/1982 per lo scioglimento del comune in oggetto. Questi il 27-03 nomina la Commissione, che il 1-08 presenta il suo resoconto, consentendogli il 5-09 di relazionare al Ministro, il quale il 7-11-2013 decreta la conclusione del procedimento per insussistenza dei presupposti dell’art. 143, c. 2, del Dl 267/2000.

In realtà il Ministro dell’Interno nella nota del 26-11-2014, in risposta alla interrogazione parlamentare dell’on. Arturo Scotto, fra l’altro afferma: “L’attività svolta dalla commissione ha evidenziato delle criticità, ma non tali da concretizzare i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale di Torre Annunziata, ai sensi dell’articolo 143 del Testo Unico degli enti locali… Va tuttavia ricordato che con decreto del Prefetto di Napoli del 7 gennaio scorso il sindaco di Torre Annunziata è stato invitato a porre in essere, entro il termine di sei mesi, le iniziative necessarie a rimuovere le forme di sviamento della attività amministrativa e gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico rilevati in sede ispettiva, che, ove perduranti, avrebbero potuto portare allo scioglimento del consiglio comunale ai sensi dell’articolo 141 del Testo Unico degli enti locali”.

Quindi le indagini della Commissione, pur non avendo individuato un condizionamento camorristico (articolo 143), hanno comunque rilevato “gravi e persistenti violazioni di legge” (articolo 141).

Libera Torre si rivolge allora alla Corte dei Conti che ha la funzione di “perseguire l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici, la ricerca di una gestione finanziaria rigorosa, la regolarità dell’azione amministrativa”.

Il comune continua quindi ad essere sottoposto a procedimento amministrativo da parte del Prefetto, a cui potrebbe aggiungersi quello della Corte dei Conti.

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