L’attualità incombe ed i giochi politici, per adesso, sembrano calmi. Il clamore di Palazzo Fienga porterà con se, a lungo, gli strascichi su come è stata gestita “l’emergenza” dall’amministrazione. Sarà difficile far accettare, anche se si spera per breve tempo, la sistemazione degli sfollati, divisi tra una scuola poco consona ad ospitare anche solo mezza giornata i bambini, figuriamoci intere famiglie per chissà quanto tempo, e alcuni box la cui destinazione d’uso prevedeva tutt’altro che la vita degli ex inquilini dello stabile di via Bertone.

In un momento caotico per la città, tra impegni personali e pressioni per una delega particolare e delicata, ha lasciato l’amministrazione la giovane avvocato Annalisa Cristiano.

Quello che oggi potrebbe sembrare un avvicendamento, come del resto già accaduto per l’assessorato alle Politiche Sociali a metà ottobre, in realtà nasconde una logica complessa che dopo le elezioni regionali potrebbe portare ad un rimpasto della Giunta. Infatti sin dal giorno dopo la nomina dell’attuale governo cittadino, da più parti negli ambienti politici si parlava di “assessori a tempo”, che avrebbero accompagnato il sindaco fino alle regionali. E ora che le elezioni sono (quasi) alle porte, difficile immaginare che il primo cittadino nomini un assessore che poi potrebbe (ma non è detto) essere messo alla porta dopo appena quattro mesi.

Se così non fosse, il pole c’è il dottore Vincenzo Angellotti il cui nome è stato più volte lanciato nella mischia dal consigliere di Nuovo Centro Marcello Vitiello. In ogni caso, quello che determinerà la nuova giunta, sono i numeri.

I numeri, sempre quelli, danno in vantaggio Nuovo Centro sul Partito Democratico. I primi, infatti, possono vantare sei consiglieri effettivi, grazie alle adesioni di Anzalone e Ascione. I Democratici, invece, cinque. Massimo Papa, che sulla carta dovrebbe essere il sesto consigliere del PD, in realtà non hai mai aderito al Partito, né tanto meno al gruppo consiliare guidato da Ricciardi.

Ieri inoltre il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha ufficializzato la formazione di “Area popolare” raggruppamento centrista a cui guarda tutto il gruppo che ha fondato Nuovo Centro a Torre Annunziata (Ossame, Manzo, Vitiello e Pallonetto)

La storia, è vero, non si fa con i ‘se’ ma se i numeri restano questi, e se Enzo Ascione, non rientrato ancora nel PD, dovesse sostenere il progetto del Ministro dell’Interno, non sarebbe poi da escludere un suo coinvolgimento nel governo cittadino sostenuto, per i prossimi 2 anni, da Vitiello, Ossame e Company. Senza contare che, sempre se i numeri restano questi, Nuovo Centro pretenderà un ridimensionamento dei democratici che, al momento, contano oltre al primo cittadino, ben quattro assessori, tre indicati dal partito e uno indicato dal Sindaco.

La prossima campagna elettorale per ‘Campania 2015’ è ormai alle porte. Il PD si sta dividendo al suo interno tra i ‘no’ ed i ‘si’ alle primarie, con decisioni poco chiare che non fanno altro che confondere l’elettorato. Le primarie in Liguria insieme al ricordo di quelle napoletane del 2011 per la scelta del sindaco, non fanno ben sperare alle prossime, ancora in programma, che sceglieranno lo sfidante Dem a Caldoro.

In un momento di tattiche e strategie, dove ognuno cerca assestamenti soprattutto futuri, non è escluso che possa essere indicato nuovamente qualche volto nuovo rispetto a quelli noti della politica torrese a ricoprire la delicata delega all’Ambiente. Il prossimo assessore, però, dovrebbe essere cosciente di un lavoro difficile, con la sicurezza del personale della Prima Vera carente e stanco per pulire l’intera città, con un bilancio forse stretto per poter assumere rinforzi e con l’incognita del contratto.

Senza considerare, infine, la disparità tra esposizione mediatica, potere effettivo e stipendio percepito: con un compenso annuo nettamente inferiore ai 50.000 euro circa del presidente della società comunale o agli oltre 100.000 euro di un dirigente, i 10.000 euro per la sua delega spesso non compensano i limiti di potere ed ancor di più la responsabilità agli occhi dei cittadini.

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