Portici. “Lotta di classi tra giovani e vecchi” è il libro di Ugo Intini noto politico e giornalista, che apre uno scenario economico e socio politico denso di interrogativi  sul prossimo futuro delle società mondiali  e dell’Italia che lascia interdetti e preoccupati.  

L’opera presentata nella sala di villa Savonarola a Portici pone in risalto l’invecchiamento delle popolazioni e le conseguenze del fenomeno, definito da Intini  “epidemia”, che si starebbe estendendo anche ai Paesi in via di sviluppo divenendo il  vero problema del nostro tempo. Si  tratta dunque dell’invecchiamento della popolazione soprattutto di quella italiana partendo dall’analisi dei dati ISTAT sul rapporto numerico  tra giovani e anziani nel nostro Paese e la loro evoluzione dal 51 ad oggi che nel volgere  di 65 anni, si sarebbe ribaltato a favore degli anziani.

Questo pone alla politica e alla società la necessità di  contenere questo fenomeno attraverso politiche di natalità forti per riequilibrare il rapporto a favore dei giovani  perché, afferma  Intini: “Una società che è vecchia  consuma meno, produce meno ed è meno competitiva”.  Nel libro non c’è una vera e propria ricetta, per risolvere il conflitto generazionale ma l’autore lancia una proposta a tutti “coloro che contano nella società”, di ragionare sulle politiche necessarie per la vecchiaia e la gioventù che oggi sembrano inutili ma che saranno un problema rilevante nei prossimi decenni.

“Oggi questo rapporto a favore degli anziani ancora regge - spiega Intini - perché le pensioni dei nostri anziani sono l’unico  vero ultimo ammortizzatore  sociale della disoccupazione giovanile. Le scelte pensionistiche e previdenziali  fatte dall’Italia  negli ultimi anni si stanno già scontando e  più problemi ci saranno negli anni avvenire quando questo ammortizzatore non ci sarà più”. 


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