Continuano gli incontri educativi organizzati dal liceo “Pitagora – Croce” per la manifestazione "La Scuola si apre alla Città".

Nella giornata di sabato 25 marzo infatti l'aula magna della sede centrale è stata teatro dell'incontro "Educare alla Giustizia" con Don Luigi Merola, parroco anticamorra e presidente fondatore dell'associazione "A Voce de Criature", che si è rivolto agli studenti di diverse classi dell'istituto per presentare il suo ultimo libro, "La camorra bianca, riflessioni ad alta voce di un prete scomodo".

L'incontro si è aperto con la proiezione di un filmato riguardante il parroco, a cui sono seguite le dichiarazioni del prof. Benito Capossela, preside dell'istituto e organizzatore nonché mediatore dell'incontro, che ha introdotto l'ospite e gestito l'incontro.

Il sacerdote, presentatosi senza indossare il tipico abito talare, ha colto l'occasione per discutere con i giovani di temi e problematiche legate principalmente alla presenza della mafia in Campania e ai problemi sociali che le fanno da terreno fertile: la disinformazione, il cattivo esempio fornito dai mass media, l'utilizzo di droghe, ma soprattutto l'ignoranza e la mancanza di cultura, madre di tutti i mali della nostra società.

Un percorso di vita non proprio facile, quello di Don Merola: la sua opera di opposizione e denuncia alla mafia gli hanno garantito importanti risultati, nonostante le difficoltà e le opposizioni riscontrate negli anni che fin dal 2004 lo costringono a vivere sotto scorta. Il primo motivo di orgoglio del sacerdote è la fondazione di "A Voce de'Criature", un'associazione a stampo anticamorristico, nata in una villa sequestrata ad un boss attualmente detenuto il cui compito è prendersi cura dei più giovani e dissuaderli dal prendere strade sbagliate, avvicinandosi a loro con corsi di musica e creando opportunità di lavoro.

Gli studenti hanno reagito positivamente alle parole di Don Luigi, mostrandosi interessati ed esprimendo dubbi e curiosità al parroco nel momento del dibattito; alcuni di essi hanno anche inscenato una piccola rappresentazione con musica e cartelloni colorati da loro realizzati.

L'incontro si è chiuso con la riproduzione del brano "Pensa" di Fabrizio Moro, sulla cui base hanno cantato mano nella mano tutti i presenti al dibattito, quasi come per esprimere il proprio supporto all'operato del sacerdote.

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