“Questa location ha tutte le certificazioni comprese quella antimafia. Forse, a Napolitano, gli è sfuggito qualche recente sviluppo della vicenda”. Il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, risponde a distanza alle recenti provocazioni lanciate dal segretario cittadino di Sel, Massimo Napolitano. Lo fa proprio dal ‘Lido Azzurro’, che l’esponente del partito di sinistra aveva messo al centro di un suo attacco indirizzato al PD.

Credo che tutti debbano accompagnare la crescita del paese – ha continuato il primo cittadino oplontino – La criminalità è stato un freno allo sviluppo durante tutti questi anni, facendo perdere numerose occasioni alla città. Il clima, però, è cambiato: lo dimostrano lo sgombero di Palazzo Fienga e l’azione incessante delle forze dell’ordine che, penso, anche nei prossimi mesi metteranno a segno altri importanti colpi”.

Non solo criminalità organizzata ma anche le ultime vicende legate alla situazione degli scarichi a mare, soprattutto nel tratto di spiaggia compreso tra Capo Oncino ed il Lido Azzurro. “La Gori è stata convocata per oggi – ha risposto Starita – In pochi giorni devono risolvere i problemi presenti sul territorio. Ho inviato un fascicolo alla Procura che si sta arricchendo, sempre di più, di anomalie e segnalazioni”.

Nell’occasione del dibattito con Massimo D’Alema, organizzato dall’associazione ‘Riformisti nel Mezzogiorno’, Lello Ricciardi, capogruppo Dem in consiglio comunale, alla domanda sulla questione sollevata da Napolitano glissa: “Rispondo solo su argomenti politici”, dice.

Recentemente il suo nome è stato indicato come possibile successore del sindaco Starita.

“La discussione è strumentale. Ritengo – ha continuato Ricciardi – che il PD debba esprimere il candidato sindaco, il migliore e capace di farci vincere le prossime comunali. Io darò un contributo come ho sempre fatto per risolvere i problemi della nostra città ma avverso l’idea che un uomo solo possa risolvere questioni complesse. Credo che occorra una squadra capace per farlo”.

Sempre restando in tema, Antonio Cavallaro ha posto una domanda sul rinnovamento politico. Si potrebbe dire lo stesso dei partiti locali.

“Credo, così come ha detto anche D’Alema, che i partiti vanno rinnovati sulla base di idee, valori e scelte. Chiunque si batte per questo va bene. Altrimenti si inneggia solo al giovanilismo”.

Infine, proprio sull’incontro con l’ex presidente del consiglio italiano, perché questa iniziativa?

“Fa parte di un ciclo di convegni che abbiamo iniziato mesi fa, per parlare della differenza tra destra e sinistra su grandi temi che superano il livello locale. Nell’occasione con D’Alema abbiamo discusso di partecipazione democratica, rinnovamento politico, della crisi del capitalismo e la vicenda della Grecia”.

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L'intervento di D'Alema

Convegno al lido azzurro, Sel attacca il PD