“Temo che quanti oggi urlano, domani torneranno davanti alla tv a guardare le partite mentre io ed altri lotteremo per i nostri diritti”. Torna agli onori della cronaca il Sindaco di San Giorgio con le sue dichiarazioni sul caso Sarri-Mancini dopo gli accesi scambi verbali tra i due allenatori alla fine della sfortunata partita del Napoli di ieri sera, che immediatamente hanno fatto il giro del mondo sportivo.

Giorgio Zinno, 36 anni, del Pd, è il primo sindaco gay dichiarato della città Metropolitana di Napoli. È alla guida dell’amministrazione comunale di San Giorgio a Cremano eletto dai cittadini con quasi il 70% delle preferenze. Tifoso del Napoli, ieri sera era al San Paolo e si è accorto della baraonda Sarri-Mancini solo tornato a casa.

Ieri sera l’allenatore del Napoli ha dato del frocio e finocchio a Roberto Mancini, si sente indignato?

“Io frequento poco lo stadio, ma proprio ieri ero sugli spalti a tifare per il Napoli. Ascoltando gli improperi e le urla che provenivano dal campo e dalle panchine, non mi pare che gli epiteti che si scambiano i giocatori, addirittura riferibili ai propri estinti e alle care madri, abbiano mai meritato i titoloni dei giornali. Forse si sta scatenando una tempesta in un bicchier d’acqua. In passato Mancini sminuì le offese dei tifosi interisti ai napoletani, definiti colerosi, chiedendo di non dare troppa importanza a certi gesti. Oggi fa l’esatto contrario, soffiando sul fuoco. Non vorrei essere frainteso: bene ha fatto a denunciare pubblicamente l’offesa e bene fa il mondo del calcio a scandalizzarsi di certi epiteti. Credo, tuttavia, che si tratti solo di una strumentalizzazione per oscurare il bel gioco del Napoli. Fare i moralisti a giorni alterni non è né bello né civile”.

Sui social e sui siti internet tanti opinionisti, giornalisti, addetti ai lavori stanno buttando la croce addosso a Sarri, che si è scusato sia personalmente che pubblicamente con Mancini e i gay. L’accusa è di omofobia…

“Le frasi di Sarri sono ovviamente da stigmatizzare, perché gli insulti dovrebbero essere lontani dal mondo del calcio e dello sport. Le sue parole fanno parte di un comportamento distorto, ma non taccerei l’allenatore del Napoli di omofobia. In uno scatto d’ira, ha tirato fuori i suoi istinti più bassi, per scaricare le frustrazioni del momento, dovute anche ad una direzione arbitrale scandalosa”.

Ma la indignazione è diffusa! Suvvia, proprio lei non mi si scandalizza?

“Ma certo che no. Come ho già detto Sarri ha sbagliato e chiesto scusa, il resto è tutta fuffa. Vorrei proprio vedere chi si indigna e difende Mancini sui social network, esprimendo epiteti irripetibili contro Sarri, farsi sostenitore dei diritti degli omosessuali tutti i giorni. Quanti di loro parteciperanno alle manifestazioni di piazza previste il prossimo 23 gennaio per chiedere che siano approvate le unioni civili, a tutela delle coppie omosessuali? Quanti di questi giornalisti e cittadini continueranno a professare questi alti sentimenti nella propria vita e nella propria azione quotidiana?”

Può venir fuori qualcosa di positivo da questa vicenda?

“Se la lite tra Sarri e Mancini aiutasse a prendere consapevolezza delle discriminazioni a cui sono sottoposti i gay ogni giorno, ne sarei molto felice: vorrebbe dire che il nostro Paese sta finalmente procedendo sulla strada di un totale riconoscimento dei diritti per tutti, facendo in modo che io possa legalmente unirmi con il mio compagno. Invece temo che quanti oggi urlano, domani torneranno davanti alla tv a guardare le partite mentre io ed altri lotteremo per i nostri diritti. A chi si scandalizza perchè crede veramente nella difesa dei diritti civili, io dico che lo aspetto in piazza, al nostro fianco, il prossimo 23 gennaio. In ogni caso, sempre forza Napoli!”.

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