Il giorno del riscatto. Atteso per mesi. Giunto all’esito di una trattativa estenuante, che ha riservato continui colpi di scena. Questo pomeriggio, dinanzi al Notaio Giampiero de Cesare, Gaglione ha ceduto il marchio storico - come già annunciato - ad un esponente di Aggregazione Ultras Torre del Greco. La scelta di cedere ad un rappresentante del tifo organizzato sarebbe stata dettata dall’esigenza di lasciare il marchio in mani “fidate”. Un’esigenza palesata solo mercoledì, così motivando il rifiuto, proprio al momento della firma, di cedere al Club Orgoglio Corallino. Nessuna indicazione in tal senso nel corso di sei mesi di trattativa.

 

La cessione della storica “T” è avvenuta a titolo gratuito, ma l’operazione ha comunque, seppur indirettamente, avuto un costo. Condicio sine qua non per la realizzazione del passaggio di consegne, infatti, il versamento, all’atto della sottoscrizione dell’accordo, di circa 10mila euro. Una cifra da imputare ai costi di fruizione - per la stagione in corso - del Liguori, di cui Gaglione sarà gestore fino al prossimo mese di maggio (partirà dunque una nuova gara d’appalto per la concessione in gestione del comunale). Una pretesa che atteneva evidentemente ai rapporti tra il gestore e l’attuale società corallina. Nulla, insomma, che riguardasse nello specifico la trattativa portata avanti con ostinazione da Aggregazione Ultras Torre del Greco, dal Club Orgoglio Corallino e dal resto del tifo, non organizzato, ma comunque compatto nel sostenere l’iniziativa, non a caso denominata “Riprendiamoci la Storia”. Fondamentale, quindi, l’impegno profuso in prima persona dal presidente Giuseppe Giugliano e dal direttore generale Vincenzo Calce, che si sono fatti carico della richiesta di Gaglione. Un’ulteriore attestazione della profonda empatia tra l’attuale società e l’intera città di Torre del Greco.

Pur se con una variazione sostanziale rispetto a quanto pianificato nel corso degli ultimi mesi, i tifosi corallini, attraverso un proprio rappresentante, si sono dunque riappropriati del marchio storico del club. Un’iniziativa nata dall’esigenza di restituire alla città un patrimonio che le appartiene di diritto. Uno strumento di tutela nei confronti di quelle gestioni societarie che sempre più di frequente rischiano di privare le piazze della propria storia calcistica. Gestioni che la Turris e Torre del Greco negli ultimi anni hanno vissuto in prima persona.

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