Non si placa la polemica in materia di cartelle pazze. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, è stata approvata una delibera anti-Equitalia con la quale, invocando l’art. 10 dello Statuto del Contribuente, l’Ente ha preso atto della sussistenza di errori amministrativi e della correlata buona fede dei contribuenti. La delibera è stata approvata con i soli voti dell’opposizione. Alcuni consiglieri di maggioranza sono rimasti in aula, altri l’hanno addirittura abbandonata, sottraendosi al voto e alla responsabilità.

Questa vicenda, unitamente alle premesse che l’hanno accompagnata, ha scatenato l’indignazione dei consiglieri di opposizione e di alcuni di maggioranza (Langella, Tafuro, Crifò, Faraone, Vaiano e Nastri). “A prescindere dalle responsabilità – spiegano – il problema c’è e va affrontato. Abbiamo cercato un confronto con la maggioranza, ma quest’ultima ci ha preso per i fondelli. Siamo stati costretti a chiedere un consiglio comunale urgente ed è stato convocato 21 giorni dopo la richiesta. Il mandato al legale è stato dato il 15 dicembre, mentre noi abbiamo fatto richiesta il giorno 3”. Il parere dell’avvocato D’Urso è arrivato solamente alle ore 13 del giorno 28 dicembre, così che quasi nessuno ha avuto il tempo di leggerlo. “Sono venuti in consiglio comunale senza proposte – accusano i consiglieri – ed hanno votato anche contro la nostra. È palese l’intenzione di questa amministrazione: Vogliono prendere i soldi e scaricare le responsabilità su altri”.

CONSIGLIO AI CITTADINI. Prima di effettuare il ricorso alla Commissione tributaria provinciale, ci sarebbe, a partire dal 1° gennaio 2016, la possibilità di presentare istanza di mediazione ad Equitalia. “L’istituto della mediazione è uno strumento importante – spiega Langella – è gratuito ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016. Potrebbe essere un primo approccio per risolvere il problema. Ricorrendo a questo istituto si interromperebbe per 90 giorni il decorso del termine di pagamento delle cartelle. I contribuenti, pertanto, avrebbero tempo ulteriore per tentare un patteggiamento. Se arrivassero ad Equitalia molte proposte di mediazione, la società sarebbe costretta a prenderle in considerazione. Il nostro consiglio ai cittadini è quello di utilizzare questo strumento”.

SULLA DELIBERA ANTI-EQUITALIA. La delibera Anti-Equitalia è stata osteggiata in consiglio dalla maggioranza, dopo che il parere negativo era stato dato dal segretario generale Carla Tanzillo. “Se Equitalia non fa ricorso al TAR – argomentano i consiglieri – essa è perfettamente valida e deve essere presa in considerazione dai giudici tributari. La delibera è un atto ufficiale con il quale il Comune riconosce le sue responsabilità. Nonostante il parere negativo della segretaria, abbiamo votato a favore della delibera. E’ un segnale di forte responsabilità da parte nostra”.

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