Inaugurata stamattina, in via Gambardella 16, la sede torrese di Libera, l'associazione italiana contro le mafie di don Luigi Ciotti. Torre Annunziata intitola simbolicamente il suo presidio di legalità a Raffaele Pastore e Luigi Staiano, imprenditori trucidati dalla camorra per essersi opposti al pizzo.

Presenti all'iniziativa, nell'anniversario dell'esecuzione di Pastore, anche le cosiddette 'vedove di frontiera', le signore Staiano e Pastore, appunto, che non hanno risparmiato interventi degni di nota. In particolare, la prima ha ribadito: "A Torre non va sconfitta la mafia bensì la mafiosità, un atteggiamento collettivo da surclassare gridando noi siamo qui. Libera è solo un piccolo segnale. Potevo andare via da questa città - ha concluso - già da diversi anni. Ho scelto di fare come mio marito. Restare e combattere". In apertura del dibattito (per l'amministrazione comunale presente il solo assessore alla Cultura, Antonio Irlando, ndr), il saluto di don Tonino Palmese e dei referenti regionale e provinciale di "Libera", Fabio Giuliani ed Antonio D'Amore. Entrambi hanno sottolineato di "essere aperti al confronto con la politica ma Libera è tutt'altro anche perchè", ha poi concluso il solo D'Amore "sul Comune di Torre Annunziata continuano ad esserci ombre".

Infine, le parole dell'ex Giudice Michele Del Gaudio, eletto referente cittadino del locale presidio anti-camorra. Di seguito, il video con le interviste ai protagonisti della giornata.

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