“Grazie alla Provolera e ai giovani mi sento ancora giovane”. Lucio Zurlo, maestro della Boxe Vesuviana di Torre Annunziata, racconta il suo rapporto con la città e anche quello con la sua figlioccia Irma Testa. Oltre 60 anni di impegno nel quartiere finalmente sono stati riconosciuti a livello nazionale, grazie alla medaglia di bronzo vinta a Tokyo dalla campionessa delle Fiamme Oro.

A 84 anni il maestro Lucio Zurlo ha ancora tanta voglia di salire sul ring. “A Torre Annunziata mi danno molto il quartiere Provolera e gli sportivi. A 84 anni potrei anche fermarmi, ma finché mi sento giovane dentro e ho ancora la voglia di stare in palestra continuerò a insegnare il pugilato a ragazzi e ragazze”. Un po’ di risentimento verso le istituzioni della città. “Si accontentano di farci un manifesto. Ma non sanno che questa attività serve a togliere i ragazzi dalla strada”.

Poi è passato a parlare del successo di Irma a Tokyo: “E’ stata una bella affermazione sia per lei che per Torre Annunziata. In palestra si parla solo di lei e siamo tutti suoi tifosi. L’emozione per me è cominciata da prima delle Olimpiadi. Lei aveva fermezza nel dire che avrebbe portato una medaglia. Oddio speravo in quella d’oro, ma ci accontentiamo del bronzo che pure è importante”.

Simpatico anche un aneddoto riguardante Lucia, la sorella della boxeur. “Mi ha fatto desiderare il caffè ogni mattina –ha detto simpaticamente il maestro- Seguivo gli incontri con lei al “Nonsolocaffè Reload”. Io lo aspettavo ogni volta e lei mi diceva di aspettare perché ci saremmo distratti. Io le rispondevo che una tazza di caffè non mi avrebbe fatto ubriacare”.

Tanto ancora il lavoro da svolgere per Lucio Zurlo, che guarda al futuro. “Irma avrà un passo più facile perché ha dimostrato di essere una campionessa. Ma noi puntiamo a portare a Parigi anche Michele Baldassi, che si sta facendo strada con tante vittorie prestigiose”.