Senza offerte il 31 ottobre il Savoia verrà cancellato dal campionato. Mario Pellerone, presidente dimissionario dei bianchi, ha espresso di nuovo la propria posizione in merito alla sua decisione di lasciare Torre Annunziata.

“In primis-ha affermato nella nota- L’inspiegabile dichiarazione d’inagibilità del Giraud quando a fine maggio era agibile. Premesso che tutti i lavori di adeguamento dello stadio sono stati pagati da me come anche il piano di sicurezza e quello di emergenza sanitaria. Inoltre l’inchiesta della Dda sul calcio a Torre Annunziata. Non voglio che si faccia diventare normale ciò che normale non è. Non voglio che la mia disponibilità sia manipolata nel tempo o travisato il mio vero obbiettivo che era solo quello di dare una prospettiva e una speranza a tutti i bambini e i ragazzi di Torre Annunziata. Lo sport è un mezzo per educare, è una forma sana di esprimere le proprie aspettative, dà nuove speranze ai giovani, insegna a rispettare le regole a capire che facendo fatica si possono avere grandi soddisfazioni. Lo sport assieme alla scuola è la vera medicina per non rassegnarsi ad accettare come normale quello che normale non è”.

Il presidente ha poi lanciato un chiaro messaggio al principe Emanuele Filiberto che si era fatto promotore di un comitato imprenditoriale del quale fa parte anche Nazario Matachione. “Il giorno 31 ottobre se non arriveranno concrete alternative, si ratificheranno in un’assemblea straordinaria dell’ASD AC SAVOIA 1908 le dimissioni dei 4 associati rimasti. Nella stessa assemblea si richiede la messa in liquidazione dell’ASD e la cancellazione dal campionato di eccellenza campana della squadra. Fino ad oggi non è arrivata nessuna richiesta di subentrare nella gestione dell’ASD AC SAVOIA 1908. Non hanno ancora dimostrata l’esistenza della capacità economica finanziaria necessaria a gestire il campionato in corso il dott. Matachione e i suoi collaboratori. Tutto il resto sono solo chiacchere senza la vera sostanza”.

Infine i vari ringraziamenti ai suoi tesserati. Mancano i torresi della squadra, compresi il tecnico Tonino Barbera (citato solo per il bar di cui è proprietario) e il capitano Francesco Scarpa.


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