Madonna della Neve, don Russo: “Una processione sobria, ma di rinascita per Torre Annunziata”
Torna il 22 ottobre dopo tre anni di stop. Monsignore: "Penalizzati i cittadini della zona sud"
16-10-2022 | di Gianluca Buonocore
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“Processione sobria, ma nel segno della rinascita”. Dopo tre anni di stop a causa della pandemia, manca veramente poco per il ritorno dell’evento più atteso a Torre Annunziata. Il prossimo sabato tornerà la processione del 22 ottobre. Un momento reso ancor più speciale dal Bicentenario del miracolo propiziato dalla Madonna della Neve, che fermò la lava del Vesuvio durante un’eruzione. Non ci saranno luminarie, se non all’esterno della Basilica e in piazza Ernesto Cesaro, e nemmeno eventi di intrattenimento. Però la Vergine Bruna transiterà per le vie della città, portata come sempre a spalla dai pescatori. Monsignor Raffaele Russo, parroco rettore della Basilica, ha così parlato a pochi giorni dall’ora X.
“Sarà una processione sobria, ma nel segno della rinascita per Torre Annunziata. Subito dopo la pandemia abbiamo vissuto tragici episodi come gli omicidi di Antonio Morione e Maurizio Cerrato. Eventi che rendono questa città ‘non brillante’. Ma la centralità e la fede di questo popolo si concentra nel giorno del 22 ottobre. Quest’anno avevano da celebrare un evento importante come il Bicentenario dal miracolo della Madonna, che bloccò la lava del Vesuvio liberando il popolo dall’eruzione. Ma lo celebreremo tenendo presente che non ci sono fondi. Abbiamo commissari prefettizi che hanno pensato a problemi più importanti e non hanno potuto sostenerci nelle spese economiche. Ma da un punto di vista religioso saranno comunque impegnate due bande musicali, assieme al trono e agli addobbi. La Basilica si farà così carico delle spese assieme alle offerte dei fedeli. Il popolo torrese vuole sempre sostenere alla processione perché ha un grande amore per Maria. Il 5 agosto e il 22 ottobre non devono scomparire perché ci sono tradizioni religiose e culturali”.
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Il percorso della Madonna della Neve sarà più breve a causa di alcune criticità tra via Castello e l’intersezione di corso Vittorio Emanuele.
“Purtroppo la zona sud rimarrà fuori, perché ci sono due palazzi a rischio crollo –ha concluso don Raffaele Russo- E come succede sempre la zona è stata transennata. Come parroco posso dire che i cittadini stanno soffrendo per tante situazioni, come quella del degrado di palazzi e strade, e ora sono stati ancor di più penalizzati dal mancato passaggio della Madonna. Ma non si poteva fare altrimenti”.
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