Aggregazione, coesione, rinascita. Il popolo torrese più unito che mai per la Madonna della Neve. Dopo infiniti giorni bui, ritorna la luce a Torre Annunziata.

Presenti alla processione solenne i Commissari Prefettizi Marco Serra e Fernando Mone. Un segnale importante per i cittadini torresi che hanno avuto la possibilità di dare un volto a chi sta cercando di risollevare il destino della città.

Dal palco di Piazza Cesaro è Marco Serra a rivolgersi direttamente ai cittadini. “Vedo in questa cittadinanza una grossa partecipazione. Vedo una comunità unita e coesa. Ma la forte devozione alla Madonna della Neve richiede un impegno. Siamo comunità anche durante gli avvenimenti quotidiani. Ciascuno di noi, ciascun torrese, ha l’impegno di dimostrare ogni giorno di volere operare per il bene comune. È Nei momenti di crisi che la città dimostra di essere solida, forte e coesa. La devozione alla Madonna ci deve consentire di superare momenti bui come questo”.

Serra esorta i torresi a riappropriarsi del territorio. Nel giorno del bicentenario del miracolo della lava i cittadini sono più uniti che mai. La festa patronale restituisce l’immagine di una collettività solida e resiliente, pronta a ricominciare.

“Chiedo ad ognuno di voi di dare il proprio contributo per lo sviluppo di Torre Annunziata – continua Serra - Questa città ha delle enormi potenzialità e voi dovete essere i principali attori. Senza di voi, non riusciremo a fare nulla. Vi lascio con questo piccolo impegno e con una preghiera alla Madonna della Neve affinché ci sostenga in questo percorso di rinascita”.

Dopo il susseguirsi di interventi i Commissari Prefettizi Serra e Mone, accompagnati da Monsignor Raffaele Russo, hanno scoperto la lapide dedicata al miracolo della lava. Uno dei momenti più suggestivi per i devoti oplontini. Proprio in quel luogo, duecento anni fa, le mani della Vergine Bruna salvarono Torre Annunziata dalla distruzione.

Tra preghiere e applausi, Monsignor Russo, principale artefice della riuscita della processione, ha ripercorso storicamente i miracolosi avvenimenti del 1822.

“200 anni fa questa città cambiava volto perché Maria, la Madonna della Neve, metteva casa in mezzo a noi. L’avvenimento avrebbe richiesto grandi festeggiamenti, ma la recente calamità della pandemia e altre circostanze spiacevoli, ci hanno consigliato di dare alla ricorrenza un carattere principalmente religioso con la processione che stiamo vivendo. Questo giorno sia una rinascita per Torre Annunziata”.

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