La chiesa si schiera al fianco dei commercianti di Torre Annunziata.

Dopo le parole di don Antonio Carbone espresse su facebook, anche i parroci di altre chiese della città, che hanno partecipato alla processione della Madonna della Neve del 22 ottobre, appoggiano la sua idea: chi sa denunci il pizzo ai preti. “Saremo noi a farci carico di denunciare alle forze dell'ordine”.

“Dobbiamo combattere in maniera forte la criminalità – ha dichiarato don Antonio Carbone, rettore dei Salesiani di Torre Annunziata - non solo denunciando ma anche individuando altre strategie efficaci, altrimenti siamo destinati a morire assieme alla camorra”. Parole dure ma cariche di significato, da parte di don Antonio che rassicura chi si vorrà fare avanti in questo percorso di denuncia: “Ho ricevuto tanti attestati di stima dopo le mie dichiarazioni di ieri. Apprezzamenti e condivisioni che fanno senz’altro piacere, ma ora abbiamo bisogno di concretezza, non c’è più tempo per parole e riflessioni. Vorrei che un commerciante si avvicini per scambiare due chiacchiere e dar seguito alla mia idea. Stiano pur certi che non li lasceremo soli ma anzi li proteggeremo secondo le norme del diritto canonico che ci impedisce di violare il segreto confessionale”.

Chi indica altre vie di fuga dalla criminalità è don Ciro Cozzolino, parroco della chiesa della SS. Trinità: “Che inizi un percorso di rinascita attraverso l’impegno di tutti, da cittadini a commercianti, in questo momento messi in difficoltà dagli ultimi episodi di violenza. Chi è vittima denunci, ma oltre a questo c’è bisogno di incentivare la fiducia che si ripone dello Stato, che ha dimostrato di esserci, specie se si affidano a loro gli strumenti giusti, come la testimonianza, come il coraggio di non arrendersi alle minacce”.

Coraggio chiesto anche da don Pasquale Paduano della parrocchia dello Spirito Santo: "Noi siamo favorevoli ad accogliere qualsiasi richiesta d'aiuto, ma c'è bisogno che il cittadino risvegli la propria coscienza, altrimenti non si potrà mai abbattere il muro di omertà in cui è piombata la città". 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche monsignor Raffaele Russo, rettore della basilica della Madonna della Neve: “Che i giovani possano tornare sulla retta via, affinché ci siano per loro più opportunità di lavoro, in una città straordinaria, spesso sporcata da disoccupazione e delinquenza”.

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Il commento del presidente del Savoia

Il messaggio di Don Raffaele

lo striscione in ricordo delle vittime di rampa nunziante

La diretta della processione