Nemmeno il Coronavirus ha cancellato la fede dei torresi. Dopo 141 anni per la prima volta nella storia non si è tenuta la processione della Madonna della Neve a Torre Annunziata. E’ stato un 22 ottobre senza festa e senza luminarie a causa della recrudescenza della pandemia, che sta mettendo a dura prova tutto il mondo.

Per onorare la Vergine Bruna è stato organizzato un calendario di eventi solo religioso che si è tenuto all’interno della Basilica della Madonna della Neve. Esclusi anche i fuochi d’artificio, che in ogni edizione della festa hanno fatto da chiusura al calendario degli eventi.

Eppure quest’anno si pensava ci potesse essere una svolta per il 22 ottobre, vista la grande partecipazione passata da parte di fedeli e cittadini dell’hinterland che sono giunti a Torre Annunziata. C’era enorme attesa per il probabile ritorno del PastaFest, come annunciato dal sindaco Ascione nel corso di un’intervista rilasciata al nostro giornale a inizio 2020.

La festa di quest’anno è terminata con una messa officiata dal vescovo di Nola Francesco Marino, accolto dall’affetto e anche dalla commozione dei tanti fedeli assiepati anche in piazza Giovanni XXIII, dov’era stato organizzato un impianto audio per consentire a tutti di ascoltare le funzioni.

L’ultimo messaggio di speranza è stato don Raffaele Russo, che nell’ultima omelia ha affermato. “Tante, troppe famiglie stanno vivendo questo periodo con enorme preoccupazioni. Ma siamo certi che tutto passerà con l’intervento della nostra Madonna. Che Maria benedica i giovani,  i bisognosi, i carcerati e tutte le persone che soffrono a Torre Annunziata. E che a Maronnj t’ accumpagn”.