Nemmeno il Coronavirus ha cancellato la fede dei torresi. Per la seconda volta in 142 anni non si è tenuta la processione della Madonna della Neve a Torre Annunziata. E’ stato un 22 ottobre senza festa e senza luminarie a causa della recrudescenza della pandemia, che sta mettendo a dura prova tutto il mondo.

Luminarie accese solo nella piazza dove sorge la Basilica mentre le tradizionali bancarelle e l’isola pedonale non ci saranno. Una decisione del sindaco Ascione, visto il momento particolarmente delicato che sta affrontando la città con contagi e posti in terapia intensiva in crescita.

L’associazione dei Fieristi autonomi Campani ha protestato contro questa decisione: “Anche quest'anno siamo rimasti a casa e non abbiamo potuto lavorare. Le bancarelle di Torre Annunziata potevano essere sistemate sulla via del mare. Si poteva trovare un’alternativa. Chi perde siamo noi, che non lavoriamo e il popolo torrese resta ancora una volta senza la tradizione”.

Per onorare la Vergine Bruna è stato organizzato un calendario di eventi solo religioso, condito da qualche concerto al Molo Crocelle e all’interno della Basilica. Eppure quest’anno si pensava ci potesse essere una svolta per il 22 ottobre, vista la grande partecipazione passata da parte di fedeli e cittadini dell’hinterland che sono giunti a Torre Annunziata.

L’ultimo messaggio di speranza è stato don Raffaele Russo, che nell’ultima omelia ha affermato. “Tante, troppe famiglie stanno vivendo questo periodo con enorme preoccupazioni. Ma siamo certi che tutto passerà con l’intervento della nostra Madonna. Speriamo che il prossimo anno, visto che sono cadranno i 200 anni dal prodigio della Madonna che ha fermato la lava del Vesuvio”.