Gli occhi commossi dei torresi davanti alla Sacra Effigie della Vergina Bruna restituiscono un’immagine diversa di Torre Annunziata. Il ritorno della festa del 5 agosto è una tregua per i cittadini: l’aria serena e il clima gioioso allontanano le ombre dalla città. Gli oplontini devoti festeggiano la rievocazione del ritrovamento della Madonna della Neve dopo due anni di stop forzato. A fare da sfondo alla celebrazione religiosa lo scoglio di Rovigliano illuminato al crepuscolo. Monsignor Raffaele Russo – anima e motore della rappresentazione – è intervenuto durante i festeggiamenti per diffondere un messaggio di amore e di incoraggiamento. “Essere cristiani vuol dire mettere in gioco la propria vita. Significa cadere e rialzarsi, come Gesù sul Calvario. Significa muovere di nuovo i passi verso un senso di responsabilità pieno, diverso, in un momento storico dove dominano gli egoismi di potere, gli interessi di parte, le guerre di dominio e le ingiustizie”. Monsignor Russo – ripercorrendo i momenti bui di Torre Annunziata - esorta i cittadini oplontini a contribuire alla rinascita della città. “Nel 1352 la Madonna della Neve mosse i suoi passi di pietà e di amore verso questa città, scegliendo di mettere la sua casa in questo quartiere - nell’Annunziata - facendosi pescare nel mare di Torre. In questo anno, nel 2022, Maria ci invita a muovere anche i nostri passi verso un’altra direzione, ci esorta ad uscire dall’uscio delle nostre paure e delle nostre indifferenze”, conclude Monsignor Russo. Il 5 agosto del 1352 I pescatori di Torre Annunziata recuperano dalla profondità delle acque di Rovigliano la Sacra Effigie della Vergine Bruna. La cassa di legno impigliata nella rete sembrava un antico e prezioso tesoro proveniente da terre lontane. L’Icona portata dal mare scatena un’accesa disputa tra i pescatori torresi e stabiesi, sedata dall’intervento del capitano del popolo che assegna ufficialmente la Sacra Icona alla città di Torre Annunziata. La tradizione vuole che il 5 agosto – per omaggiare la Vergine Bruna – alcuni pescatori rappresentino fedelmente gli avvenimenti del 1352. In centinaia hanno raggiunto la spiaggia di Rovigliano per partecipare ai festeggiamenti e per assistere alla rappresentazione del ritrovamento dell’Icona portata dal mare. Ad affiancare Monsignor Russo nella gestione e coordinazione dell'evento Padre Luigi che – in occasione della festa – ha lanciato un messaggio ai giovani oplontini finiti sulla cattiva strada. “Devono stare lontani dalla droga. Genitori ascoltate: mandate i bambini a scuola, non li vogliamo vedere per strada. Dategli un futuro. Teneteli lontani dalle droghe perché sono la distruzione dell’Io. Oggi è un giorno importante, frutto di un lavoro laborioso. Siamo nel post covid e festeggiamo la Madonna della Neve a Torre Annunziata. Viva Maria. Viva la nostra città”. La rievocazione religiosa è stata animata dalla presenza di numerosi artisti che – sotto la direzione del Maestro Giuseppe Balzano - hanno rappresentato con canti e narrazioni tutte le fasi del ritrovamento del quadro.

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