Maglione vuota il sacco e 'smaschera' Manca & co. : "Hanno debiti per 5 milioni"
L'amministratore unico del Savoia ha messo a nudo tutte le crepe della proprietà
18-12-2014 | di Gianluca Buonocore
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Francesco Maglione ha finalmente vuotato il sacco sul futuro del Savoia. Mesi di voci e indiscrezioni sono venute a galla nella conferenza stampa fiume tenutasi questo pomeriggio al Giraud. L’amministratore unico dei bianchi ha illustrato un futuro pieno di incertezze alla stampa e ai tifosi presenti. Frutto anche di una gestione poco ordinata tenuta da Quirico Manca, che ha ricoperto il suo stesso ruolo fino allo scorso giugno.
PROPRIETA’ INESISTENTE. La situazione che sta vivendo ora il Savoia non si è creata per caso. Fin dall’arresto del patron Lazzaro Luce si è avuto subito il sentore che qualcosa dovesse inevitabilmente cambiare. La società non poteva garantire una continuità nel corso del tempo e a dicembre ha chiamato (ed è giusto evidenziarlo) Maglione per trovare forze nuove. Alla fine l’avvocato partenopeo si è trovato a fare da parafulmine a tutte le problematiche createsi dopo la promozione in Lega Pro: dalla magata della videosorveglianza, fino al più piccolo dei problemi tecnici. Manca, invece, ha pensato a godersi il presente senza minimamente preparare il grande futuro. L’ultimo tentativo di far valere il ‘suo’ potere è stato nella svolta farsa post Benevento con lo sbandierato arrivo di Carruezzo e Paolucci al posto di Maglione, Obbedio e Bucaro. Poi, dopo la riunione di ottobre, nella quale è diventato unico proprietario, è sparito nel nulla.
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LA VERITA’. Dalle rivelazioni di oggi di Maglione si è evinto che la Segesta è in liquidazione (ha da coprire un debito di 5 milioni di euro) e che non aveva la minima intenzione di investire nel Savoia. Ergo, Quirico Manca & company non hanno mai avuto potere economico dall’inizio della nuova stagione. L’unico a metterci la faccia in tutto questo tempo è sempre stato solo l’avvocato, che si è sentito tradito dalla persona che l’ha tirato dentro un progetto privo di idee. Nel tempo si sono susseguite alcune trattative, che sarebbero molto probabilmente saltate per le improvvise richieste di Manca, il quale pare abbia preteso 200mila euro da affiancare ai 600 della fedeiussione per l’iscrizione. Adesso ci sarà una nuova scadenza da rispettare (il 20 gennaio ndr), ma la paura più forte per Torre Annunziata è che a fine anno sportivo Maglione (che seppur dimissionario rimarrà obbligatoriamente al suo posto in caso di mancato passaggio) possa portare i libri contabili in Tribunale. L’agonia del Savoia continua, ma come finirà?!
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