Malasanità, Portoghese: “Commissione d’inchiesta sul caso D’Ambrosio”
L’ex Presidente del Consiglio, a margine dell’assise, annuncia: “A fine consiliatura lascio la politica attiva”
19-11-2014 | di Raffaele Perrotta
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Sereno, anche se ammette di “aver sofferto tanto personalmente dopo la sfiducia”, Ciro Portoghese lascia l’aula Giancarlo Siani alla fine di un ‘acceso’ consiglio comunale.
Durante la seduta odierna ha tenuto banco, quasi esclusivamente, l’ultima vicenda di cronaca che ha scosso Torre Annunziata: la morte di Maria, e di sua figlia, durante il parto. “Ho proposto una commissione di inchiesta o di indagine per appurare i reali problemi esistenti”. È questa, proprio di Portoghese, una delle tre proposte avanzate dall’assise che ha aperto i lavori fermandosi in un minuto di raccoglimento per il tragico evento.
Un documento sottoscritto dai consiglieri ed indirizzato a Caldoro o un consiglio comunale monotematico sono le altre proposte alternative che l’attuale presidente Di Donna si riserverà di valutare nella riunione dei capigruppo di domani.
“Nonostante sia garantista e non giustizialista, devo, purtroppo, riscontrare che negli anni ci sono state numerose tragedie simili che spesso si sono concluse con un nulla di fatto. Ritengo sia più incisiva – continua Portoghese - una commissione che, in un periodo di tempo stabilito, possa redigere un documento dal quale partire per atti successivi. Troppo spesso le assisi monotematiche, quando si sono tenute, sono state solo una passerella”.
In effetti, non sempre quando si sono promessi i consigli monotematici si sono poi svolti. Quello sul Sarno è un caso emblematico. L’ex presidente accenna un sorriso e mi fa capire che preferisce non rispondere. “Ho sempre incontrato i vari attivisti che avevano proposte alternative sul tema. Non mi sono mai rifiutato al confronto”.
Ha detto di aver sofferto per la vicenda della sua sfiducia.
“Il rammarico resta ma non ho nulla contro Di Donna, al quale già durante lo scorso consiglio ho augurato buon lavoro. Ritengo di aver svolto il mio ruolo con la massima correttezza istituzionale, ricevendo numerosi attestati di stima anche da chi siede tra i banchi dell’attuale maggioranza. Nonostante quello della sfiducia era un vestito che mi stavano cucendo addosso, ho continuato a lavorare serenamente”.
Anche oggi ha votato a favore degli atti dell’attuale giunta.
“Ho detto che svolgerò un ruolo di opposizione costruttiva, per questo non farò mancare il mio appoggio e voto ad atti che vanno a beneficio della città e dei cittadini, indipendentemente da chi sarà a proporli”.
La giornata odierna è stata caratterizzata da toni accesi e spesso interventi scomposti e fuori luogo. Il suo e pochi altri si sono distinti in bene nei modi.
“Purtroppo anche i consigli comunali, così come la politica, stanno cambiando profondamente. Non mi piace il verso che stanno prendendo, sono abituato ad un rispetto istituzionale figlio di altri tempi. Credo che dopo questa esperienza amministrativa vivrò la politica da appassionato ma non mi cimenterò in altre esperienze”.
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