Manifesti PrimaVera, dubbi 5 Stelle. Malacario: “È una campagna pubblicitaria”
Il presidente della società che gestisce la raccolta rifiuti di Torre Annunziata risponde alle critiche dei grillini
30-10-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Si chiama ‘teaser’ ed è una campagna pubblicitaria studiata per attirare l’attenzione delle persone. A questo ne seguiranno altri”. Il presidente della PrimaVera, Alfonso Malacario, risponde a distanza alle critiche sollevate dal Meetup Cinque Stelle di Torre Annunziata sui manifesti affissi in questi giorni per le strade della città.
“Abbiamo cercato disperatamente di analizzarne il significato – hanno detto i grillini – ma non ci siamo riusciti”. Gli attivisti oplontini, partendo proprio dalle parole del manifesto, hanno criticato duramente la situazione in cui versa la città. “Non fermiamoci è riferito ai rifiuti che si trovano per strada? Ai cestini sempre pieni? Ad alcune zone, come Rovigliano, completamente abbandonate a se stesse? O alle discariche fuori le scuole?” Una lunga lista di domande ed un’esplicita richiesta: “Vogliamo sapere a che punto è la differenziata, come vengono smaltiti i rifiuti e quanto ne guadagniamo dalla vendita”.
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RACCOLTA DIFFERENZIATA. “Nonostante alcuni cittadini remano contro la raccolta differenziata, e le microdiscariche sono un esempio, possiamo vantare un dato incoraggiante: siamo al 56%, considerati ancora un comune riciclone”. Il presidente della controllata torrese snocciola dati e replica alle critiche. “I soldi che stiamo ricavando li abbiamo reinvestiti in servizi ai cittadini. Abbiamo acquistato la fornitura di buste per la raccolta per un anno che distribuiremo alle 15 mila famiglie torresi già dai prossimi giorni. Inoltre, stiamo acquistando nuovi bidoni condominiali ed implementando il parco macchine con una nuova spazzatrice”.
STRADE SPORCHE. “Vorremmo che insieme ai nostri sforzi ci fosse la collaborazione maggiore dei cittadini ed anche del Comune”. Malacario non manca una stoccata ai vertici di Palazzo Criscuolo sebbene il problema maggiore sia causato da alcuni incivili verso i quali “dovremmo essere più severi. In città ci sono circa venti punti critici che puliamo di continuo. Queste microdiscariche – conclude – dovrebbero essere maggiormente presidiate”.
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