“La parola Islam significa pace, la nostra religione dunque professa solo la pace - Chaimae Benwadih, membro dei Giovani musulmani d'Italia, questa mattina ha spiegato come la religione non sia la reale causa di questa guerra e continua - Le persone che fanno del male nel nome di questa religione sono assolutamente da condannare. Il messaggio principale del Corano è quello di trattare il diverso come una fonte di cultura e conoscenza. Amiamo confrontarci e conoscerci, e la paura viene dalla non conoscenza. Per poter combattere la guerra dobbiamo conoscerci, per capire davvero chi è il nemico”.

Il discorso è stato pronunciato durante il cammino della pace organizzato da tutte le parrocchie del territorio in unione con diverse associazioni, le istituzioni ed i rappresentati del mondo islamico. Il corteo tra striscioni e bandiere della pace ha percorso via Diaz giungendo nell'Istituto Pennese dove si è tenuta la cerimonia con l'intervento dei membri delle diverse associazioni (ass. antiracket Panunzio, Centro antiusura Don Pino Puglisi, ass. Salute e Ambiente Vesuvio, ass. Giocatori anonimi).  

Anche padre Alex Zanotelli, impegnato nella lotta contro la privatizzazione dell'acqua ha dichiarato: “E' impossibile avere pace in un mondo così ingiusto come quello che abbiamo. L'acqua viene privatizzata, ci tagliano la scuola, ci tagliano la sanità e il terzo settore, ma perchè non tagliano la spesa delle armi? L'Italia ha speso solo nel 2014, 29 miliardi di euro per le armi”. Alla manifestazione hanno presenziato anche il sindaco della città Nicola Marrone e il consigliere comunale Valentina Maisto

 

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