Massacrata a 14 anni, l'autopsia svela la verità: 'Martina non è morta subito, ma dopo un'agonia'
Eseguito l'esame autoptico, quattro ferite e lesioni sul collo
03-06-2025 | di Redazione

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Non è deceduta immediatamente ma al termine di un'agonia, contrassegnata dalla sofferenza; sono state rilevate quattro ferite principali e sul collo sono state riscontrate delle lesioni: è quanto emerge dall'esame autoptico eseguito sul cadavere di Martina Carbonaro, 14enne uccisa dall'ex fidanzato 19enne Alessio Tucci, reo confesso dell'omicidio avvenuto in un casolare abbandonato di Afragola, in provincia di Napoli. A dire l'ultima parola però saranno gli esiti degli esami che sono stati eseguiti oggi: sul cranio sono state rilevate quattro ferite principali, sia sulla parte frontale del cranio che nella parte posteriore. Rilevata anche una vasta frattura cranica con emorragia.
Gli accertamenti si sono svolti nell'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania e sono stati eseguiti dal perito nominato dalla Procura di Napoli Nord, la dottoressa Raffaella Salvarezza, che in sostanza confermano quanto formulato dopo il primo esame esterno della salma, effettuato sul luogo del ritrovamento. All'autopsia hanno presenziato anche i consulenti di parte: per la famiglia di Martina l'avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto. L'avvocato Mario Mangazzo, legale della famiglia Tucci, ha delegato il medico legale Antonio Palmieri.
Sondaggio
Risultati
