Nuovi guai per l’imprenditore Nazario Matachione. Il cosiddetto ‘re delle farmacie’ del Vesuviano, già coinvolto in due procedimenti per presunta corruzione, è stato infatti rinviato a giudizio con l’accusa di evasione. L’imprenditore avrebbe sottratto al fisco quasi 20 milioni di euro. Processo al via il prossimo 21 ottobre, dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata.

IL SEQUESTRO. Lo scorso 11 febbraio i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli e del gruppo di Torre Annunziata (all’epoca diretti dai colonnelli Salerno e Virno) eseguirono nei confronti dell’imprenditore - su delega della Procura - un decreto di sequestro preventivo per un valore di circa 8 milioni di euro. Il provvedimento giudiziario rappresentò l’esito di mirate ispezioni tributarie, svolte a partire dal novembre 2013 nei confronti di diverse farmacie amministrate da Matachione nella provincia di Napoli (Torre Annunziata, Torre del Greco, Portici e Santa Maria la Carità).

L'attività di verifica consentì “di ricostruire il reale volume d’affari delle singole farmacie e di mostrare l’indebita appropriazione da parte dell’indagato d’ingenti disponibilità finanziarie attraverso artificiose operazioni contabili”, commentò all’indomani del sequestro il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico.

L’INCHIESTA. I successivi accertamenti patrimoniali sul conto del ‘re delle farmacie’ avrebbero quindi permesso ai pm Silvio Pavia e Sergio Raimondi di individuare la titolarità di liquidità finanziarie, polizze assicurative e beni immobili sottoposti a sequestro per un valore di 7,7 milioni di euro. Sotto chiave, finì così il ‘tesoro’ di Nazario Matachione: appartamenti a Napoli ed anche a Torre del Greco, Capri e Ischia. L’imprenditore venne indagato per presunte dichiarazioni dei redditi infedeli, relativamente agli anni d’imposta dal 2009 al 2012, per un imponibile complessivo di 18,8 milioni di euro.

GLI SVILUPPI IN SEDE TRIBUTARIA. Eppure, il 7 marzo scorso la Commissione tributaria di Napoli annullò i risultati delle verifiche fiscali (2009-2010) condotte dalla Guardia di Finanza sui conti di Nazario Matachione. I suoi legali, gli avvocati Elio D’Aquino e Francesco Maria Morelli, presentarono così ai pubblici ministeri un’istanza di dissequestro. “L’annullamento operato dalla commissione dà respiro alla difesa. I giudici sono ‘scesi’ nel merito dei risultati della verifica. La decisione, dunque, potrebbe avere una ricaduta positiva anche in sede penale” – dichiararono quel giorno i difensori del noto imprenditore farmaceutico. 

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